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In Breve

| 29 luglio 2012, 08:00

Da Anversa 1920 a Londra 2012: la storia olimpica del Principato di Monaco

Novantadue anni a cinque cerchi, passando attraverso la prima e unica medaglia, le storiche edizioni degli anni '60 ed i Giochi più recenti con il Principe Alberto II alla guida del Comitato Olimpico Monegasco.

Copyright foto: Palais Princier

Copyright foto: Palais Princier

Con l'entrata in scena del judoka Yann Siccardi, primo monegasco impegnato alle Olimpiadi di Londra, il Principato di Monaco ha raggiunto ufficialmente la sua diciannovesima partecipazione ai Giochi Olimpici estivi. Una storia lunga quasi un secolo ed iniziata nel 1920 ad Anversa quando quattro atleti, tra cui il ginnasta Michel Porasso che raggiunse un onorevole 12° posto, rappresentarono per la prima volta il minuscolo Stato della Costa Azzurra in un appuntamento a cinque cerchi.

Quattro anni più tardi furono otto gli atleti a Parigi e in quella occasione giunse la prima, e finora unica, medaglia monegasca. In quegli anni era consuetudine olimpica organizzare competizioni extra-sportive (musica, disegno, letteratura...) e fu così che Julien Médecin conquistò il bronzo nell'architettura con il suo progetto dello stadio di Monaco. Ad Amsterdam 1928, dieci atleti (sette sportivi e tre extra-sportivi) parteciparono all'evento e, dopo l'assenza del 1932, il Principato di Monaco tornò ad essere rappresentato da ben sei atleti alle Olimpiadi di Berlino 1936, passate alla storia per la vittoria di Jesse Owens in pieno regime nazista.

Nel secondo dopoguerra si ripartì con due edizioni europee, una a Londra ed una ad Helsinki a cui il Principato partecipò esclusivamente alle gare di tiro, prima di dare forfait all'edizione di Melbourne, geograficamente troppo lontana per un piccolo Comitato Olimpico come quello monegasco.

Negli anni '60, invece, prima Roma e poi Tokyo entrarono nella storia del movimento monegasco. Nella Città Eterna, ben quattordici atleti monegaschi sfilarono nella Cerimonia di Apertura e tre di loro, Gérard Battaglia, Jean-Pierre Crovetto e Jules Soccal, chiusero la prova di vela al ventitreesimo posto, superando anche una selezione più quotata come quella spagnola. In Giappone, quattro anni più tardi, fu ugualmente un'edizione storica poiché rappresentò il primo appuntamento olimpico extra-europeo per il Principato. Nel Paese del Sol Levante, fu René Battaglia a tenere alta la bandiera biancorossa, partecipando alla gara del sollevamento pesi.

La trasferta trans-continentale venne ripetuta quattro anni più tardi a Città del Messico, mentre il ritorno in Europa coincise con l'Olimpiade di Monaco di Baviera del 1972 (uno schermidore e quattro tiratori). Un buon contingente monegasco (nove atleti) si recò a Montreal, quindi in seguito al boicottaggio dell'Occidente a Mosca 1980, ecco una nuova avventura americana con i Giochi di Los Angeles 1984, boicottati questa volta dall'area sovietica, in cui il Principato schierò otto atleti.

A ventiquattro anni di distanza, si tornò in Asia, questa volta a Seul per un'edizione ricordata ancora oggi per il “caso Ben Johnson”, squalificato per doping dopo il successo nei 100 metri. E proprio a questa prova, da sempre una delle più attese dei Giochi Olimpici, partecipò Gilbert Bessi, uno dei nove monegaschi presenti in Corea del Sud, che chiuse il suo sprint in 11''55. Un piccolo passo indietro di carattere numerico (due atleti), si registrò a Barcellona 1992, prima di aumentare a tre la delegazione nelle Olimpiadi di Atlanta.

Il terzo millennio iniziò con i quattro rappresentanti di Sydney 2000 e quattro anni dopo, nella suggestiva edizione di Atene (un'edizione in cui, Sébastien Gattuso fissò il record nazionale sui 100 metri a 10''58), furono tre gli atleti monegaschi a tenere alti i colori biancorossi. Pechino 2008 è storia dei giorni nostri con cinque atleti ai piedi della Grande Muraglia, mentre l'attuale Olimpiade di Londra, come numero di partecipanti, è la più numerosa, come numero di partecipanti monegaschi, dagli anni '90 in poi.

Al termine di questa carrellata di eventi olimpici, non si può tralasciare la figura di S.A.S. Il Principe Alberto II, primo Sovrano in carica ad assumere anche la carica di Presidente del Comitato Olimpico Monegasco. Nominato nel 1994, S.A.S. Il Principe Alberto II ha collezionato diverse onorificenze a livello sportivo (senza dimenticare le sue partecipazioni ai Giochi Olimpici invernali) ed è oggi il primo sostenitore di tutti gli atleti monegaschi.

Mattia Rossi

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