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Eventi | 01 novembre 2019, 11:29

Bilancio più che positivo per la 1^ edizione della Biennale di Arte Contemporanea Sacra (BACS) a Mentone

Iniziativa privata ideata e diretta dalla regista e mecenate Liana Marabini che, durante tutto il mese di ottobre

copyright Pinson/BACS

copyright Pinson/BACS

Bilancio più che positivo per la 1^ edizione della Biennale di Arte Contemporanea Sacra (BACS) a Mentone, iniziativa privata ideata e diretta dalla regista e mecenate Liana Marabini che, durante tutto il mese di ottobre, ha reso disponibile gli ampi spazi interni del Grand Hotel des Ambassadeurs de Menton, trasformandolo in un unico museo effimero accessibile gratuitamente a tutti gli amanti dell'arte e della cultura.

Il simbolo di questo evento, una scultura in bronzo intitolata "Nostra Signora degli Innocenti" creata da Daphne du Barry, è stata installata nei giardini di questo elegante hotel e qui rimarrà per sempre per ricordare il tema di questa prima Biennale il cui titolo 'Ode alla Vita', spiccava anche sul catalogo realizzato per l'occasione.

BACS ha attirato oltre 4.000 visitatori che, entusiasti, hanno seguito ed apprezzato il percorso espositivo originale sviluppato all'interno dell'hotel, arredato da 214 dipinti, sculture e fotografie, firmate da altrettanti artisti internazionali (di cui 35 tra i più quotati al mondo). Liana Marabini, presidente della Biennale, ha inoltre agito come un'autentica mecenate promuovendo la vendita - senza alcuna commissione attribuita all'organizzazione - di oltre 30 opere, che sono state acquistate da collezionisti provenienti da America, Italia, Gran Bretagna , da Bulgaria, Nuova Zelanda, Francia, Giappone, Romania, Olanda e Grecia. 

BACS ha permesso anche di consacrare tre vincitori le cui opere sono state prescelti dai visitatori che hanno manifestato le loro preferenze: il primo è stato vinto da Giuseppe Galli per la sua foto intitolata Poppy - un fragile papavero che apre i suoi petali tra le traversine di un binario; il secondo premio è stato assegnato a pari merito a Drew Tal (Israele) per la sua foto Pietà e Hugo Bogo, nizzardo, per un dipinto di grande formato intitolato San Michele, raffigurato mentre uccide il drago; ed infine al terzo posto è giunta Silvia Del Secco, per un dipinto esposto nello spazio riservato ai falsi d'autore, con una sua tela raffigurante la Madonna dei Palafrenieri del Caravaggio. 

Liana Marabini, archiviata questa esperienza, ora guarda già al futuro e lancia una nuova iniziativa, ospitata sempre presso il Gran Hotel des Ambassadeurs, a partire dalla primavera del 2020. Il nuovo progetto, intitolato "Artisti in residenza" si pone come obbiettivo di incoraggiare artisti emergenti, invitandoli a Mentone per trarre ispirazione dalle bellezze della Costa Azzurra. Chi intende partecipare al progetto dovrà superare una severa selezione da parte di una commissione che, ai profili selezionati, offrirà la possibilità di essere ospitati gratuitamente per una o due settimane in hotel. In quel periodo gli artisti potranno esprimersi e mostrare concretamente il loro talento creando sul posto le loro opere. 

Per informazioni inviare una email a contact@biennale-bacs.com

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