Altre notizie - 23 gennaio 2010, 15:34

Terminato convegno italo francese contro la minaccia del punteruolo rosso

Due giorni d’informazione tecnico-scientifica dedicata al Rhynchophorus Ferrugineus il parassita delle palme, protagonista in Italia ed in Costa Azzurra di un’emergenza fitosanitaria

Si è concluso oggi a Sanremo, presso il Palafiori, il convegno internazionale "Lotta al Punteruolo Rosso: a che punto siamo?". La due giorni d’informazione tecnico-scientifica dedicata al Rhynchophorus Ferrugineus, parassita delle palme, protagonista nel nostro Paese di un’emergenza fitosanitaria, con decine di migliaia di esemplari morti.

Per fare fronte comune con la vicina Costa Azzurra e tutta la frangia mediterranea francese, sono intervenuti come Eric Chapin (Fédération Régionale de Défense contre les Organismes Nuisibles de la Région PACA – Hyères) e Philippe Rigollot (Servizio Giardini del Comune di Villefranche sur Mer). Di particolare importanza è stato il contributo di Marc Lebrun, del CIRAD di Montpellier, sul "Progetto Phoenix", sviluppato in collaborazione con il CRA-FSO, l’Unità di Ricerca per la Floricoltura e le Specie Ornamentali di Sanremo, e con il Centro Studi e Ricerche per le Palme, team capitanato da Claudio Littardi.

Lo studio prevede l’utilizzo di un "naso elettronico" nell’individuazione precoce delle piante infestate dal Punteruolo Rosso. "Progetto Phoenix" perché il parassita predilige gli esemplari di Phoenix canariensis ed inizia da quelli di sesso femminile. Applicazioni future potrebbero essere nei porti e nelle zone di transito delle merci. I risultati sono ancora allo stadio iniziale e si spera di poterli confermare al "Dies Palmarum 2010", in programma a dicembre nella Città dei Fiori.

Ad oggi non esistono certezze derivanti dalla cura delle palme e con l’accanimento terapeutico si rischia solo si posticipare la spesa per abbattere e smaltire la pianta malata, com’è successo nel 90% dei casi trattati con dendroterapia. Ma soprattutto di lasciare in piedi un possibile focolaio. Con l’abbattimento al primo sorgere dell’infestazione, al contrario, si sacrifica un esemplare, compromesso per salvare dal rischio di contagio le palme vicine, ricordando che il coleottero è capace di un volo mirato fino a 500 metri. Un ruolo fondamentale è dato dal monitoraggio. Esso consente una "diagnosi precoce" ed avviene mediante trappole biologiche, opportunamente piazzate nei punti strategici. Fra le novità apprezzabili, infine, di questo convegno, il 3° a carattere internazionale organizzato a Sanremo, è l’Ecopalm Ring. Si tratta di una macchina, modulare e facilmente trasportabile, per la disinfestazione ecologica valida ai primi livelli di infestazione ed è stata sperimentata nel 2008 in Campania.

CS