Angela Valenti Durazzo è moglie del Console di Albania nel Principato di Monaco e Liguria Giuseppe Durazzo. Madre di tre ragazzi, dal 1993 è giornalista professionista. Da 3 anni è presidente dell’associazione « L’Altra sponda dell’Adriatico » associazione di volontariato e diffusione culturale dell’Albania e dei Balcani da lei stessa fondata e che oggi conta circa 40 membri tra liguri, monegaschi, francesi ed albanesi. Noi l'abbiamo incontrata.
Come è nata l’associazione "L'Altra sponda dell’Adriatico"?
- Nasce 3 anni fa grazie ad un gruppo di italiani, albanesi con francesi e monegaschi assieme; ci siamo riunuti con l’obiettivo di fare qualcosa per l’infanzia albanese nella costituzione di questa associazione di volontariato e diffusione culturale. Ci occupiamo di tutti gli aspetti del volontariato, in particolare a favore dei bambini e della diffusione culturale, della storia e dell’immagine della cultura albanese, molto ricche ed ancora poco conosciute. -
Lei ha iniziato ad occuparsi in prima persona dei problemi dei bambini più poveri dell'Albania già 10 anni fa.
- Avendo l’occasione con mio marito di recarmi spesso in Albania, vedendo certe situazioni di miseria, ho iniziato ad interessarmi concretamente all’Albania più povera. Certi scenari in parte oggi non ci sono più perchè l’Albania negli ultimi anni ha avuto un’importante crescita, Tirana oggi è una città molto attraente. Rimangono tuttavia delle situazioni di povertà dopo 50 anni di regime - come si può immaginare - soprattutto in determinate zone, nei villaggi dove noi operiamo. L’altra sponda dell’Adriatico ha anche un suo profondo significato : è solo una piccola lingua di mare che separa l’Italia dall’Albania, siamo vicini e lontani al tempo stesso. Sotto il profilo culturale c’è quasi una barriera. Il nostro gruppo composto da francesi, monegaschi, italiani ed albanesi ha anche lo scopo di superare certe distanze psicologiche. L’Albania è un posto bello, da conoscere e ricco di tradizioni. Speriamo con questa associazione di apportare anche un lavoro di integrazione reciproca -
Con l’Altra sponda dell’Adriatico voi aiutate i villaggi dove bambini vivono in gravi situazioni di povertà e di malattia
- Non siamo un’associazione che si occupa solo d’infanzia anche se di fatto è l’ambito che ci occupa maggiormente. Un programma rafforzato anche dal protocollo d’intesa stabilito dalla nostra associazione, la Regione Liguria e l’associazione Albanian Children che si occupa di carità albanese cui presidente è la moglie del primo ministro d’Albania Liri Berisha. Lei venne in visita al Gaslini di Genova. Grazie a questo accordo nel 2009 sono stati operati 7 bambini molto gravi, di cui uno del Kosovo, sei di loro avevano meno di un anno e le operazioni sono state brillantemente superate. La cosa più complicata è stato ottenere i visti, anche in quel caso, anche quelli sanitari più gravi oggi vengono dati con grande difficoltà. Per ogni bambino si è presentata una piccola battaglia -
Sono numerose le azioni che vi vedono impegnati
- Quello che più ci fa conoscere è la raccolta di giocattoli che facciamo per Natale da ormai 3 anni. Quest’anno abbiamo raccolto e distribuito 1500 giocattoli nuovi per i bambini dell’Albania in parte raccolti nelle feste organizzate dalla Comunità di Sant’Egidio di Genova e grazie a privati e negozi di Monte-Carlo. In Albania vengono distribuiti a nord nella zona di Levhe, a sud a Berat ed a Tirana nell’ospedale pediatrico nel reparto di oncologia -
Sono in tutto tre gli invii di materiale che ripetete nell’arco di un anno
- I giocattoli a Natale, il vestiario - nuovo – di cui una parte notevole è giunta lo scorso anno anche da Imperia ed articoli di cartoleria. Il vestiario è stato portato nel 2009 nell’istituto delle Figlie del Divino Zelo nel vilaggio di Pllane. L’isituto, 300 bambini in tutto, è gestito da suore missionarie che seguono e curano anche bambini sordo-muti, circa 40. Un altro invio di materiale è quello di cartoleria. La cartoleria è indirizzata alla scuola di Bregdet, una scuola che fino allo scorso anno appunto mancava completamente di carta.
Per il futuro dell’Altra sponda dell’Adriatico due progetti importanti
- Uno è quello di continuare ad aiutare le suore di Pllane che hanno già un centro fra i migliori dell’Albania per contribuire a creare un centro di musicoterapia. Stiamo cercando per questo una collaborazione con qualche altra associazione per avviare questo progetto. La seconda iniziativa è creare un parco giochi a Berat. E’ una città del sud famosa, "la città dalle mille finestre" patrimonio protetto dall’Unesco ma non ha un parco giochi. Tramite l’associazione abbiamo anche acquistato macchinari per l’ospedale di Lezhe grazie a donazioni di privati.
Non vorrei dimenticare anche la valenza culturale dell'associazione. Lo scorso 28 novembre, nella giornata della festa nazionale dell’Albania, abbiamo organizzato una tavola rotonda al museo di Arte Contemporanea di Villa Croce a Genova nel corso della mostra “Albania così vicina così lontana” organizzata col patrocinio del Consolato dell’Albania sul tema “Il ruolo della donna albanese nel processo migratorio” tra le personalità presenti anche il sindaco di Durazzo -
Chi vuole contribuire ed approfondire la conoscienza con l’Altra sponda dell’Adriatico come può fare ?
- Mettendosi in contatto con noi tramite il nostro blog che è il nostro elemento di diffusione all’indirizzo http://arvalens.skyrock.com oppure scrivendoci una mail a gruppoadriatico@yahoo.it -