Domani giovedì 21 ottobre 2010, il Museo Oceanografico di Monaco accoglierà la navigatrice Alexia Barrier per un incontro in presenza dei bambini del Principato, dei loro professori, dei ricercatori e partner del suo primo giro del mondo in solitaria. 20.000 miglia nautiche in Atlantico, passando dall'Africa meridionale, al Brasile e gli Stati Uniti dell'America.
Lo scorso 11 gennaio, Alexia Barrier, 30 anni, lasciava il porto di Monaco per un giro del mondo in solitario. Cinque mesi dedicati alla ricerca sul cambiamento climatico. La sua barca a vela "4myplanet", equipaggiata di un termosalinografo, ha permesso di misurare, tutto lungo il percorso, la temperatura e la salsedine dell'acqua. Queste notizie, raccolte ad una cadenza di un dato ogni sei secondi, durante 245 giorni, sono state trattate ed analizzate in laboratorio.
Hanno partecipato a valutare la densità dell'acqua che determina i grandi flussi marini, una chiave per comprendere i cambiamenti del clima. In occasione di questo bilancio, scientifico ed umano, l'osservazione degli oceani sarà al cuore del dibattito con Loïc Petit de la Villéon, ingegnere all'IFREMER e responsabile dei programmi Coriolis e GOSUD così come il Professore Harmut Nies, direttore del Laboratorio degli Studi Marini dell'agenzia Internazionale delle Energie Atomiche di Monaco.
Alexia Barrier dividerà le sue conoscenze e le sue idee sugli oceani e svelerà il suo libro "Tour del mondo in solitaria, giornale di bordo", pubblicato in dicembre alle Edizioni du Rocher. La conferenza si concluderà con la presentazione ufficiale del progetto imbarcazione éco-responsabile per Vendée Globo, il programma 2011 e gli obiettivi della fondazione "4myplanet".
Chi non avesse seguito il Tour della navigatrice Alexia Barrier può ripercorrerlo con tutte le nostre notizie che hanno raccontato l'evento e collegate all'articolo qui sotto: