Disponibile a rilasciarci una lunga e godibilissima intervista il celebre attore Remo Girone è stato fra i protagonisti VIP presenti allo scorso Festival de la Comedie di Monte-Carlo firmata da Ezio Greggio. Anche con lui abbiamo analizzato la situazione del cinema italiano oggi.
Intanto una parola sul Festival de la Comedie di Ezio Greggio.
- Vengo dal primo anno a questo festival e mi semba che sia in crescendo come manifestazione. Intanto l'idea di partenza era già geniale perchè la commedia è considerata quasi sempre una figlia minore dell'arte cinematografica. Inece qui si vede che che i registi e gli attori sono interessati a questo tipo di festival. La rassegna è cresciuta, Greggio la fa da 10 anni, la fa bene è un grande amico ed è un grande attore e quindi le cose non possono che andare meglio. Monte-Carlo è la cornice ideale. Molti film si girano a Monte-Carlo ed anche commedie. Questo è un posto che si presta benissimo a fare questo tipo di manifestazioni -
Non è una novità la crisi nel cinema e già tanto ne abbiamo scritto. Ci vuole offrire anche la sua riflessione?
- Mi sembra che la situazione sia abbastanza grave. Per tutto lo spettacolo non solo per il cinema, il teatro, la lirica, per tutto. Già ci sono stati tagli, poi ancora la norma che era stata introdotta e poi tolta. Per cui molte produzioni e produttori che ci contavano sono stati privati di un beneficio e sono con pagamenti in ritardo o film che saltano. E poi non dobbiamo dimenticare che il cinema è un'industria che dà lavoro a tante persone. Se queste persone restano a casa che succede? E' tutta gente che non lavora -
Lei abita a Monte-Carlo, una Paese che è un po' il cuore europeo dell'internazionalità. Pensa che solo in Italia abbiamo una così difficile situazione del cinema?
- Mi pare di si. In Francia hanno una legge che noi non abbiamo. Ovvero i film americani che vengono distribuiti in Francia, devono reinvestire una percentuale degli incassi nell'idustria del cinema francese. Questa legge da noi non c'è ed ogni volta che si nomina questa legge si dice che non la possiamo fare perchè abbiamo perso la guerra. In realtà non c'è l'interesse di farla. I film amerciani che arrivano in Italia - io sono un amante del cinema americano mi piace molto - però non trovo giusto che tutto quello che incassano torni negli Stati Uniti. in Francia ed anche in Spagna, gli spagnoli hanno copialto la legge francese, gli USA devono reinvestire nell'industria locale e con questo hanno molto sollevato le sorti del cinema.
Un tempo vi erano tante cooproduzioni con la Francia, un'altra delle cose che va male, soprattutto nella commedia. Ce ne sono molte meno e si dovrebbe ricominciare a farle. Ma soprattutto sarebbe necessario che il cinema avesse degli aiuti perchè già è massacrato dalla televisione. Perchè in tv si produce un film e quando danno i soldi hanno la necessità che passi alle 20.30. Significa che danno dei soldi, ma condizionano la sceneggiatura. Non si può avere una scenggiatura completamente libera se deve stare al patto che il film debba essere visto in prime time in televisione. E' molto complicato -
Principato di Monaco è un luogo strategico per il cinema e la televisione?
- Si fanno molte cose. C'è il Festival della Televisione che è il primo festival al mondo che è stato fatto. E l'Italia vi partecipa, lo scorso ha anche vinto un riconoscimento, Monaco ha poi una tradizione cinematografica molto forte. Se si va alla Cineteca Nazionale ci sono tantissimi film, basti pensare a tutti quelli che nel passato sono stati girati a Monaco, tantissimi. Ezio ha fatto bene a sfruttare questo posto, questa è la cornice ideale, in mezzo tra Italia e Francia è perfetta -