E' morto, ieri sera all'ospedale di Nizza, Roberto Arnaldi. Aveva 71 anni ed è stata 'la voce' del mattino di Radio Montecarlo, insieme a Luisella Berrino, quando la radio era solo in AM e quando aprivano le prime radio locali in Italia. Nato a Genova il 29 agosto del 1941, entrò a Radio Monte Carlo fondata da Noel Coutisson nel 1967 dopo un provino con Herbert Pagani, esordendo il 13 dicembre e trasmettendo quotidianamente dalle 7 alle 12. Rimase a Radio Monte Carlo fino al 1988.
Voce molto simile a quella di Herbert Pagani, almeno nel parlato, era molto estroso e preparato musicalmente. Grande conoscitore della canzone francese e della musica internazionale, eclettico, lo si ricorda ancora, quando la domenica mattina negli anni settanta e inizio anni ottanta, insieme a Bruno Longhi, commentavano l'anteprima del campionato di calcio italiano. Per molto tempo Radio Monte Carlo fu identificata con la sua voce.
'Robertino' diventa il prototipo del conduttore dalla lingua sciolta e dalla parlata a raffica, a quei tempi il massimo dell' improvvisazione. Tra i programmi di maggior successo si ricordano Fate voi stessi il vostro programma, basato su dediche e richieste, e il Rally di Radio Montecarlo. Celebre la sua intervista a Fabrizio De André e, grazie al cantautore genovese, Robertino riuscì ad incidere per l'etichetta 'Produttori Associati' il suo primo album prodotto da Roberto Danè, Il sogno e la parola (con una nota di Guido Ceronetti).
Ne seguirono altri quali 'La liguria senza il mar' e 'Innamorarmi perchè no' ma con scarso rilievo. Arnaldi è stato anche uno dei fondatori nonché il primo presentatore del Premio Tenco, organizzato dal 1974 a Sanremo dal Club Tenco. Lavorò in televisione a Telemontecarlo con programmi intitolati Il 'Buggzzumm' (un oggetto misterioso da indovinare: veniva proposta un'immagine e il pubblico in sala doveva porre delle domande alle quali il conduttore poteva rispondere solo sì o no.
A causa di problemi fisici (disturbi alle corde vocali con conseguente intervento chirurgico) e soprattutto lavorativi, (disaccordi sostanziali con gli Hazan, proprietari del marchio 'RMC' a tutt'oggi) che decisero di 'rifondare' RMC non trovando il consenso di Roberto, propenso a un miglioramento si ma nel puro stile radiomontecarlino, (perché di vero stile si trattava, stile copiato da tutte le radio private, Centocinque compresa agli inizi) e rifiutando di essere compresso in schemi rigidi dove il pubblico è tenuto a distanza per ottenere una radio 'elegante' (parole del signor Hazan) e dove la musica dà quasi totale spazio alla produzione straniera, il suo contratto con Radio Monte Carlo non venne rinnovato, con gran disappunto di numerosi ascoltatori di RMC.
Successivamente lavorò a Radio Fiesole, Radio Blu, Radio Liguria Uno, Radio 103 e Radio National 102 Sanremo. Coi suoi venti anni di permanenza a RMC stabilì un record che sarà battuto solo da Luisella Berrino, sua collega, ancora in RMC senza interruzione dal 1970.Roberto Arrnaldi è morto dopo due mesi di malattia e, sicuramente, lascerà un grosso vuoto nell'etere per chi, come chi sta scrivendo, è nato nella radio e vi ha lavorato per molto tempo. Ciao Roberto!