Ancora una volta l'Italia, la sua storia e l'arte sono state protagoniste a Montecarlo, Sotto i riflettori della cultura italiana a Monaco sono state la Fondazione Terruzzi e la Villa Regina Margherita di Bordighera, in un'interessante conferenza animata dalla storica dell'arte e docente Annalisa Scarpa, che è anche responsabile culturale della 'Fondazione Anna Fiamma Terruzzi'.
E' stato quasi un 'combattere quotidiano' il recupero della villa Regina Margherita, ha spiegato Annalisa Scarpa. Oggi la villa è restaurata ed il museo di livello internazionale è ricco di opere, quadri, mobili, porcellane di importante valore artistico. 'Un'avventura' iniziata nel 2008 da Provincia di Imperia e città di Bordighera e che nel 2009 ha incontrato il mecenatismo della famiglia Terruzzi, a cui sono stati affidati i restauri.
- La cultura è fatica - ha sottolineato Annalisa Scarpa storica dell'arte, docente e responsabile culturale della "Fondazione Anna Fiamma Terruzzi" - è un combattere quasi quotidiano (...) La fondazione Terruzzi è privata ed a partecipazione pubblica. E certo si possono comprendere le difficoltà delle parti pubbliche in Italia, in questo periodo non solo in Italia ma anche in altri Paesi. 'La fatica' di chi lavora nell'ambito culturale è anche quello di avere una serenità nella programmazione, la possibilità di progettare per tempo, mostre e eventi - ha detto.
Un accento importante Annalisa Scarpa lo ha rivolto al mecenatismo di origine italiana ed al Rapporto tra Principato di Monaco e collezionismo italiano: - questo rapporto - ha detto - dovrebbe essere molto forte. Anche perchè noi amiamo questo posto e qui siamo sempre venuti volentieri. Ho avuto molto piacere ad anadare a Villa Paloma a vedere le mostre che sono state realizzate
Mi piacciono le iniziative che ci sono state e qui c'è un certo fermento dal punto di vista culturale. Molto spesso più focalizzato sull'arte contemporanea, perchè è anche un'onda che sta seducendo tutti. Moltissimi collezionisti di arte antica sono passati oggi a collezionare arte contemporanea, operatori culturali che devono sentire in anticipo il proprio pubblico -