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Altre notizie | 09 aprile 2017, 11:00

Nuove ipotesi per il rapimento di Jacqueline Veyrac a Nizza

Sviluppi che erano nell’aria e dei quali il nostro giornale già aveva riferito nei mesi scorsi e che ora trovano formale conferma con il provvedimento del giudice istruttore di messa in “examen” di tre persone

Nuove ipotesi per il rapimento di Jacqueline Veyrac a Nizza

Ulteriori sviluppi relativamente al secondo filone dell’indagine che la magistratura di Nizza sta conducendo sul rapimento di Jacqueline Veyrac, la ricca proprietaria del Grand Hotel di Cannes e del prestigioso ristorante La Résèrve di Nizza.

La donna, il 24 ottobre dello scorso anno, venne rapita mentre si apprestava ad entrare nella sua auto parcheggiata nei pressi di Boulevard Gambetta a non più di 200 metri dalla Promenade des Anglais e venne fortunosamente liberata due giorni dopo.

Per quel rapimento otto persone risultano coinvolte nell’indagine che ha offerto lo spunto alla magistratura per riaprire il fascicolo del tentativo di rapimento del Madame Jacqueline Veyrac perpetrato nel 2013 e fallito per l’intervento del marito, ora deceduto.

Il Giudice Istruttore, sulla base degli elementi raccolti, ha formalmente indagato tre persone: Giuseppe Serena, un albergatore nizzardo che aveva gestito il Ristorante La Résèrve e che risulta implicato, come mandante, pure nel rapimento dello scorso ottobre, oltre a Philippe Dutton et Enrico Fontanella.

Sviluppi che erano nell’aria e dei quali il nostro giornale già aveva riferito nei mesi scorsi e che ora trovano formale conferma con il provvedimento del giudice istruttore di messa in “examen” di tre persone e quindi col formale collegamento tra i due episodi.

Beppe Tassone

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