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Nizza | 11 maggio 2017, 09:00

Lucien Favre pronto a salutare il Nizza per “migrare” al Borussia Dortmud?

Avrebbe invece risposto di no al Bayer Leverkusen e al Wolfsbourg perché desidera, in ogni caso, allenare una squadra che partecipi alla Champions

Lucien Favre pronto a salutare il Nizza per “migrare” al Borussia Dortmud?

Potrebbe cambiare anche il “mister”: come ogni anno il Nizza deve fare I conti con le partenze e con gli arrivi.

Nonostante l’accesso ai preliminari di Champions League e il terzo posto in classifica generale, dopo la fantastica cavalcata del girone di andata, la squadra rossonera potrebbe perdere il proprio allenatore, giunto in Costa Azzurra solo la scorsa estate.

Secondo il giornale tedesco Bild, Lucien Favre sarebbe tentato di rispondere positivamente alle sollecitazioni che giungono dal suo amico Hans-Joachim Watzke, direttore generale del Borussia Dortmund.

La squadra tedesca è terza in Bundesliga: ha, quindi, diritto all’accesso diretto in Champions, anche se, a due giornate dal termine, può ancora subire la rimonta dell’Hoffenheim, quarto a due punti, col rischio quindi dei preliminari.

Lucien Favre avrebbe invece risposto di no al Bayer Leverkusen e al Wolfsbourg perché desidera, in ogni caso, allenare una squadra che partecipi alla Champions.

Circola voce che lo stesso Monaco avrebbe sondato il mister nizzardo, nell’ipotesi dell’addio di Leonardo Jardim.

Per la sostituzione di Favre, che è legato col Nizza da un contratto che scadrà solo nel 2019 e quindi l’addio non sarebbe indolore, si fa il nome dell’argentino Eduardo Berizzo, che ha portato, in questa stagione, il suo Celta Vigo alle semifinali di Europa League.

Ma non è ancora tempo di addii, ma di festeggiamenti.

Domenica prossima, alle 21, il Nizza giocherà per l’ultima volta in questo campionato all’Allianz Riviera contro l’Angers.

Sarà festa grande, prima e dopo la partita con fuochi d’artificio, musiche e molte altre iniziative.

Per l’occasione già sono già stati venduti 25.000 biglietti: l’incontro potrebbe giocarsi in uno stadio vicino al tutto esaurito. Premio che la squadra sicuramente merita.

 

Beppe Tassone

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