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Altre notizie | 29 luglio 2018, 07:00

“Città sicura” a Nizza parte la sperimentazione

La città scelta assieme con Parigi per assicurare un a maggior sicurezza ai cittadini ed efficienza dei servizi mediante l’utilizzo dei dati in tempo reale e contempo neo dai servizi pubblici

Nizza, panorama

Nizza, panorama

Nizza è la quarta “smart city” al mondo, con migliaia di dati che, in tempo reale, confluiscono in diverse banche dati per essere trattati a seconda delle necessità e delle incombenze di chi li riceve.

Ora la capitale della Costa Azzurra, per 36 mesi, sarà oggetto di una sperimentazione che ha quale obiettivo quello di rendere maggiormente sicura la vita dei propri abitanti. Un esperimento che parte in  contemporanea a Nizza e nel quartiere  degli affari de la Défense a Parigi.

L’obiettivo è quello di giungere a risultati simili a quelli di Mexico City dove, dopo, in cinque anni di sperimentazione di  “safe city”  (città sicura) la criminalità è diminuita del 56%.

Non solo lotta alla criminalità, ma anche efficienza dei servizi pubblici per assicurare maggior sicurezza ai cittadini in caso di emergenze. Saranno tre gli obiettivi ai quali la prima fase di “safe city” sarà direzionata a Nizza: i rischi naturali, la sicurezza negli edifici scolastici e la gestione dei grandi eventi sul tipo del Carnevale o del Nice Jazz Festival.

Nelle intenzione di chi si sta occupando del piano si tratta di mettere tutti gli attori di una potenziale gestione dell’emergenza in grado di trattare in tempo reale i medesimi dati, senza necessità di attendere il “rilancio” da chi ha preso in carico la gestione del problema appena verificatosi.

Non a caso a novembre la sperimentazione partirà proprio con le prime piogge e la gestione della crescita del livello del fiume Paillon.

In questo caso, mentre i pompieri gestiranno l’emergenza vera e propria, saranno anche le altre forze dell’ordine ad intervenire “in tempo reale”, ad esempio modificando  la viabilità “giocando” sui semafori così da agevolare l’arrivo dei mezzi di soccorso sul posto. Contemporaneamente chi gestisce le informazioni rivolte ai cittadini sarà in grado, tramite i comunicati e gli avvisi sui social e sui siti, di segnalare la criticità così da agevolare sia gli abitanti della zona e, nel contempo, da rendere gli automobilisti in grado di modificare il proprio percorso senza il rischio di essere imbottigliati in interminabili code.

La polizia, infine, sarà in grado di assicurare, sempre in tempo reale, la gestione della sicurezza degli abitanti, la gestione del traffico veicolare e la protezione da eventuali atti di sciacallaggio.

Sembrerebbe l’uovo di Colombo, potrebbe rivelarsi davvero una soluzione in grado di rendere più sicura la vita dei cittadini.  

Beppe Tassone

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