E’ un piacere bagnarsi nelle acque azzurre della Baia degli Angeli, in queste giornate di agosto: la temperatura del mare veleggia intorno ai 26° e, soprattutto il mattino, è estremamente trasparente.
Un piacere che può essere “rovinato” da un incontro spiacevole con un pesce che normalmente non popola le acque di questa sponda del Mediterraneo.
Si tratta del Trigone, conosciuto anche come Dasyatis pastinaca, un pesce che può raggiungere anche dimensioni apprezzabili, che in Francia viene chiamato Raie pastenague, che fa parte della famiglia della razza.
La sua puntura, che spesso avviene semplicemente calpestandolo, è molto dolorosa e viene iniettato un veleno che può creare dei problemi.
Di “razze” ne è stata riscontrata la presenza sia nelle acque del litorale di Antibes, sia di quello di Nizza. A spingere questo pesce verso la costa è l’eccezionale temperatura del mare. Si sprecano i consigli nel caso si venga punti dalla razza.
Se la spiaggia è controllata, rivolgersi subito ai pompieri o al bagnino, se non lo è avviarsi verso il più vicino ospedale.
Non cercare di togliere il pungiglione, ma al limite tenere la parte punta più al caldo possibile, utilizzando acqua calda , la sabbia o i galets resi roventi dal sole. Il rischio di infezioni o di reazioni allergiche è possibile, anche se normalmente la puntura si risolve con molto dolore, ma senza successive conseguenze.
La razza non è, in ogni caso, un pesce aggressivo, non attacca dunque, ma reagisce e si difende col suo pungiglione se si sente in pericolo, di qui il rischio di essere colpiti calpestandola inavvertitamente.
In ogni caso la loro presenza non è destinata a durare molto: la temperatura del mare è destinata a calare e questo pesce partirà per altri lidi, sicuramente senza rimpianti.