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Eventi | 24 agosto 2018, 13:00

A Ospedaletti dal 28 al 31 agosto, presso la Sala Piccola del Comune si potranno ammirare i meravigliosi mandala di sabbia realizzati dai monaci tibetani

I mandala non sono solo una forma d'arte ma dei veri e propri simboli spirituali e rituali che rappresentano il cosmo, ma anche la mente stessa della persona.

A Ospedaletti dal 28 al 31 agosto, presso la Sala Piccola del Comune si potranno ammirare i meravigliosi mandala di sabbia realizzati dai monaci tibetani

In occasione del 30° anniversario del Centro Studi Kalachakra, dal 28 al 31 agosto, presso la Sala Piccola del Comune di Ospedaletti in via XX Settembre, cinque monaci tibetani del Jadrel Khangtzen del Monastero di Sera Jhe realizzeranno un mandala di sabbia. Sempre all'interno della sala ci sarà una piccola mostra fotografica in tema a cura della scultrice e fotografa Anna Diciommo. L'evento organizzato dal Centro Ghe Pel Ling e dal Centro Studi Kalachakra con il patrocinio del Comune di Ospedaletti ha come scopo quello di sostenere i monaci e le attività di Dharma ed aperto al pubblico.

Ma cosa sono i mandala?mandala non sono solo una forma d'arte ma dei veri e propri simboli spirituali e rituali che rappresentano il cosmo, ma anche la mente stessa della persona. I mandala vengono usati in numerose tradizioni spirituali, ma soprattutto nell’Induismo e nel Buddismo, per focalizzare l’attenzione, per definire uno spazio sacro e per aiutare la meditazione. Nella tradizione buddista i mandala vengono disegnati con sabbie colorate e poi distrutti, a simboleggiare l’impermanenza del mondo materiale.

La creazione del mandala di sabbia inizia con una cerimonia di apertura dove i monaci intonano dei mantra e suonano flauti e tamburi. Poi si mettono al lavoro e in primo luogo misurano e disegnano con attenzione i contorni principali del mandala su una superficie piana, con un gessetto o con la matita. Una volta che lo schema di base è pronto, milioni di granelli di sabbia colorata verranno disposti accuratamente nelle diverse sezioni del disegno. I granelli di sabbia verranno versati sulla superficie con un imbuto di metallo stretto chiamato chakpur. La composizione di un mandala può richiedere giorni o addirittura intere settimane. Mandala è un'antica parola sanscrita che può tradursi con “cerchio” o “centro” e, come cerchio, è una rappresentazione essenziale, geometrica del mondo e del cosmo.

Generalmente, ogni mandala racchiude in se molteplici significati. A livello esteriore, esso rappresenta il mondo nel suo aspetto divino; ad un livello più profondo, costituisce la mappa di un percorso iniziatico capace di condurre chi la contempla verso l’illuminazione, e, ad un livello segreto, raffigura il perfetto equilibrio delle energie sottili che scorrono all’interno del corpo e la chiara purezza mentale che deriva dall’illuminazione. Si ritiene che la creazione di un mandala di sabbia agisca come mezzo di purificazione e di guarigione su ciascuno di questi tre livelli. Ogni sistema tantrico ha il suo mandala, che simboleggia un particolare approccio esistenziale e spirituale. Essi vengono creati a scopo di guarigione della terra e di tutte le creature che la abitano, ogni qualvolta si renda necessario.

Questi mandala di sabbia hanno una vita molto breve. Una volta completato, il mandala viene distrutto per simboleggiare l’impermanenza di tutti i fenomeni e la sabbia che lo compone viene spazzata via e raccolta per essere poi dispersa nelle acque di un fiume, affinché la corrente possa trasportare nel mondo l'energia divina in essa contenuta e trasmetterne i benefici effetti di purificazione e guarigione all’ambiente ed ad ogni creatura che lo popola.

M.L.

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