Sono trascorse solo due settimane dall'inizio del deconfinamento, ma nel Mediterraneo già galleggiano mascherine chirurgiche e guanti in lattice.
L'associazione Operation Mer Propre è preoccupata per la loro crescente presenza.
Durante un'immersione ad Antibes, Laurent Lombard, fondatore dell'associazione Opération Mer Propre, ne ha trovati diversi.
Il video è stato postato sulle reti sociali ed è diventato virale.
Questo il racconto dello stesso Laurent Lombard inserito in un messaggio su Twitter: “Questa domenica, 24 maggio, Laurent Lombard si è tuffato con i membri della sua associazione nella baia di Golfe-Juan.
Dopo due ore di pulizia, hanno recuperato 200 litri di rifiuti vari, tra cui cinque mascherine chirurgiche monouso e quattro guanti in lattice.
Vi sarà un vero disastro ecologico. Una settimana fa, avevo scorto solo un guanto di tanto in tanto, poi ho iniziato a vederne sempre di più.
Questo è solo l'inizio. Quando ci sarà un forte temporale, tutte le mascherine e i guanti abbandonati sui marciapiedi o nelle fogne finiranno in mare".
L’Operazione Mare pulito è stata compiuta a Golfe-Juan.
In due ore sono stati raccolti:
- 62 bottiglie di plastica
- 5 mascherine chirurgiche monouso
- 4 guanti in lattice
- 2 timbri di plastica
- 1 cono da cantiere
- 1 fontana di plastica
- Circa 200 litri di rifiuti vari.
E poi la naturale sintesi: “Quest’estate nuoteremo con il Covid-19. Sapendo che sono state ordinate, solo in Francia, più di 2 miliardi di mascherine usa e getta. Vi è il rischio di scorgere più mascherine che meduse nelle acque del Mediterraneo!"