Si è riunito, nella giornata di ieri, il Consiglio Scientifico, che affianca il sindaco di Nizza dall'inizio della crisi pandemica, per fare il punto sulle nuove misure da adottare in considerazione dell’aggravarsi della situazione.
La diffusione del Covid 19 nelle Alpi Marittime e, in particolare, nel territorio della Métropole Nice Côte d'Azur è estremamente preoccupante.
Con un tasso di incidenza di 452 ogni 100mila abitanti, parecchio superiore alla media nazionale e una saturazione quasi totale dei reparti ospedalieri, con oltre 730 persone ricoverate nei reparti e un tasso di occupazione dei posti letto in rianimazione del 95%, lo stesso Prefetto delle Alpi Marittime, Bernard Gonzalez, ha definito la situazione "preoccupante e sfavorevole".
Dall'inizio dell'anno la situazione si è costantemente deteriorata e si rende necessario un intervento per scongiurare che gli ospedali siano costretti a respingere verso altri nosocomi i paziente che necessitano di cura in rianimazione o in terapia intensiva.
A questo proposito, nel corso del Consiglio Metropolitano di ieri, Christian Estrosi ha assicurato che: “Dall'inizio della crisi, abbiamo fatto ogni sforzo per garantire la protezione della popolazione di Nizza e degli abitanti della Métropole: mascherine, test, ordinanze specifiche per indurre al rispetto dei gesti barriera e coprifuoco, misure che hanno dato il loro risultato”.
Di fronte alla situazione attuale, dovuta principalmente all'aumento dei flussi durante le festività natalizie, l’amministrazione municipale di Nizza ha adottato un’ordinanza per limitare l'arrivo dei turisti durante le vacanze invernali limitando la possibilità di affittare appartamenti tramite le piattaforme di affitto stagionali.
Ordinanza che il Tribunale Amministrativo ha ritenuto illegittima e che ora attende il giudizio del Consiglio di Stato.
Il Consiglio scientifico ha proposto ora una serie di nuove misure.
Migliore comunicazione
Per sollecitare il rispetto dei gesti barriera, i componenti del Consiglio Scientifico si recheranno nei quartieri Moulins, l’Ariane e Bon Voyage per spiegarne l’importanza.
Di fronte ad un continuo rincorrersi di informazioni spesso poco attendibili, diffuse tramite le reti sociali, i cittadini hanno la necessità di informazioni chiare e semplici che li induca ad indossare mascherine, evitare raggruppamenti, lavarsi le mani e aerare gli alloggi.
Con un contatto diretto e incentivando il dialogo il Consiglio Scientifico spera di migliorare la consapevolezza e l'attuazione di gesti che rappresentano l'unica vera protezione che esiste oggi.
Individuare "il nemico"
Le varianti sono presenti nel territorio della Métropole Nice Côte d'Azur e potrebbero persino diventare la maggioranza: sono state rilevate nelle acque reflue, principalmente la variante inglese, ma anche le varianti sudafricana e brasiliana sono state identificate.
Queste mutazioni, preoccupanti per il forte contagio, sono state individuate soprattutto nei quartieri Bon Voyage e Moulins.
La tecnologia di analisi delle acque reflue consente di rilevare la presenza dei virus 36 ore prima dei test di screening, fornire informazioni accurate sulla situazione epidemiologica e consentire di conoscere in anticipo la situazione.
Oltre a proseguire queste analisi periodiche delle acque reflue della città e della Métropole, si procederà ora ad analizzare gli scarichi dei servizi igienici degli aerei in sosta all’aeroporto Nice Côte d'Azur così da consentire di identificare la minaccia e agire di conseguenza.
Rapporto di partenariato pubblico/privato
Di fronte alla saturazione degli ospedali, dei reparti di rianimazione e di cura intensiva, occorre individuare linee di azioni che scongiurino che la saturazione impedisca di prendersi cura di alcuni pazienti.
La prossima settimana, sotto l'egida del Consiglio sanitario locale, si riuniranno quanti agiscono, nel pubblico e privato, nel settore sanitario per individuare un'offerta coordinata e complementare in base alla tipologia dei pazienti e al loro stato di salute.
Per poter fornire una risposta migliore alle cure, tutti gli operatori sanitari devono parlarsi, coordinarsi e sostenersi a vicenda.
Negozi
Christian Estrosi ha rivolto un appello ai negozi ed ai supermercati perché limitino la concentrazione di persone, istituendo sistemi di conteggio per persona e non per famiglia e siano molto severi nel pretendere il rispetto dei gesti di barriera.