Non mancano che i fuochi a caratterizzare il giorno nel quale l’estate raggiunge il suo apice: sono poche le località, tra le quali Menton e Cannes, che stasera offriranno spettacoli pirotecnici.
Erano il simbolo dell’estate in Côte d'Azur, di mille luci che illuminavano la notte e giocavano con il mare offrendo spettacoli dai mille colori.
Sono i fuochi i grandi assenti di questa estate 2021, la seconda nell’era del covid, ma non è stata la pandemia ad assestare loro un brutto colpo, bensì l’attentato del 14 luglio 2016 a Nizza, che ancora vive nel ricordo di tante persone.
Da allora i “feux” sono stati a ”segnati” e resi un po’ meno il simbolo dell’estate, della spensieratezza e della gioia di vivere.
Per il resto l’estate 2021 scorre normale in una Costa Azzurra che cerca (o finge) di dimenticare i problemi imminenti, la rincorsa del virus, il numero elevato di quanti rifiutano il vaccino, la sensazione che sia difficile uscirne senza una sterzata proprio nel campo dei troppi “no vax”.
Un’estate all’insegna del pass sanitaire, degli smartphone divenuti indispensabili per varcare gli ingressi di bar e ristoranti, di poche mascherine e di tanta voglia di lasciarsi alle spalle le preoccupazioni e i timori per quanto potrà nell’immediato futuro.
La Francia festeggia il ferragosto, l’ultimo del primo mandato di Emmanuel Macron, già con la mente rivolta alle prossime elezioni: i francesi non amano andare a votare, fanno eccezione le comunali e le presidenziali, consultazioni alle quali riservano rispetto e attenzione.
Un ferragosto con tanti turisti francesi e con molti stranieri: sono quasi spariti i cinesi, ma molti “vacanzieri” sono giunti un po’ da tutto il mondo con l’aeroporto che è tornato quasi alla normalità.
È un ferragosto, comunque diverso, senza fuochi, ma col pass sanitaire, strumento che apre le porte dei bar e dei ristoranti, ma che non illumina, nella calda notte estiva, il cielo con mille luci che si specchiano sul mare.
Beppe Tassone