Negli ultimi anni sono aumentati esponenzialmente i nuclei familiari che hanno scelto la cosiddetta educazione parentale. Si tratta di un sistema molto diffuso negli stati uniti e che è diventato anche qui in Italia un’alternativa molto gettonata alla tradizionale scuola pubblica. A confermare questa tendenza arrivano i dati ufficiali che descrivono una situazione in grande fermento. Infatti, sono addirittura triplicati gli studenti che hanno scelto questo tipo di soluzione. Se fino al 2019 erano poco più di 5000 unità, nell’anno scolastico 2020 2021 si sono superati i 15.000 Homeschooler registrati.
Un decisivo balzo in vanti che merita di sicuro un approfondimento al fine di capire quali sono le ragioni che spingono a tale scelta oggi. In primis, pare che l’istruzione parentale abbia preso piede soprattutto in seguito alla pandemia di covid che ha messo in grave difficoltà l’intero sistema scolastico, da nord a sud e in ogni ciclo.
A scegliere l’homeschooling sono in particolare i bambini della scuola primaria e, in merito alla distribuzione geografica, piace di più al nord in regioni come Lombardia, ma anche al centro e sud dove spiccano i dati di Lazio e Sicilia. Inoltre, bisogna ricordare che esistono la possibilità è estesa in realtà a chiunque poiché non è difficile essere in possesso dei requisiti necessari come spiegato su www.diplomaonline.com/homeschooling-requisiti/
L’idea è quella di rientrare successivamente nel percorso tradizionale con l’inizio delle scuole secondarie di primo grado, dette comunemente scuole medie. Per farlo è necessario sostenere degli esami che attestino il livello raggiunto. Alle scuole secondarie superiori i numeri si assottigliano perché molti preferiscono ancora la scuola pubblica per poter ottenere il diploma di maturità tradizionale.
Come fare richiesta per l’istruzione parentale
È importante sapere che per fare domanda per l’Homeschooling, di recente sono cambiate le modalità. Infatti, il ministero dell’istruzione prevedeva fino ha poco tempo fa che le famiglie intenzionate a scegliere l’istruzione parentale avessero tempo fino a settembre per comunicarlo alla scuola del proprio bacino di utenza. Inoltre, era prevista la possibilità di interrompere il ciclo classico in qualunque momento e introdurre l’home Schooling.
Ora, le cose sono però cambiate. Infatti, la decisione va presa entro la fine del mese di gennaio, in concomitanza con la scadenza per le iscrizioni scolastiche. Inoltre, la decisione presa dovrà essere portata avanti per l’intero anno scolastico. Inoltre, la richiesta può essere inoltrata a una qualsiasi scuola territoriale del comune di residenza senza quindi dover far riferimento specificatamente a quella del proprio bacino d’utenza. Esiste quindi una maggiore libertà di scelta senza dover per forza sottostare al criterio della prossimità.
È importante sapere che oltre alla domanda, è necessario presentare un progetto didattico ed educativo che il bambino dovrà seguire durante l’anno. Contestualmente, occorre presentare una dichiarazione che attesti le capacità tecniche per provvedere in autonomia all’educazione del proprio figlio. Infine, il ministero prevede che i bambini Homeschooler debbano sostenere un esame di idoneità o integrativo per attestare il livello di competenza acquisita sia per poter procedere con l’educazione parentale sia per rientrare nel percorso tradizionale.