La fortuna è cieca ma la sfortuna ci vede benissimo, si dice. E in Arabia Saudita, Charles Leclerc, ha accumulato un ulteriore credito con la dea bendata. Mentre la Ferrari, un po' per sfortuna e un po' per demeriti, scivola anche dietro alla Mercedes. Il tutto nel solito dominio Red Bull e Aston Martin a confermarsi tra i top team.
A Jeddah succede veramente poco: le azioni salienti sono concentrate tutte tra il giro 18 e il giro 20, quando il ritiro della Aston Martin di Stroll provoca una Safety Car poco giustificata, visto che il canadese aveva parcheggiato in una zona ampiamente sicura. Ad approfittarne sono stati Hamilton e Verstappen, che non si erano ancora fermati e hanno potuto fare il pit stop dimezzando il tempo perso. Mentre Leclerc, che si era fermato il giro prima della Safety Car e aveva già superato Hamilton in pista, si ritrova dietro all'inglese, al campione del mondo in carica e anche dietro al compagno di squadra Sainz. Al di là della sfortuna, il monegasco si infuria con il suo ingegnere di pista per non averlo avvisato in tempo di poter provare a non perdere la posizione su Hamilton durante la sosta del britannico.
Dopo la Safety, solo noia: Perez viaggia indisturbato verso la quinta vittoria della sua carriera, Verstappen, secondo, all'ultimo giro vince la battaglia col compagno per il giro veloce e resta per un solo punto in vetta alla classifica mondiale, e Russell conquista il podio per una penalità inflitta poco dopo la fine della corsa ad Alonso, che taglia il traguardo terzo ma scala in quarta posizione, perdendo il centesimo podio della carriera. Entrambe le Mercedes chiudono davanti alle Ferrari di Sainz e Leclerc, rispettivamente sesto e settimo.
A Jeddah la Red Bull ha dimostrato qualche lacuna in più sull'affidabilità, con il problema di Verstappen in qualifica e di entrambi i piloti in gara, che pur lamentando qualche problema, hanno chiuso con un ampio vantaggio sugli avversari, lasciando intendere che il dominio prospettato da tanti potrebbe lasciare qualche tappa anche agli altri. Per ora solo Aston Martin sembrerebbe in grado di approfittarne, mentre per Ferrari l'arrivo dietro anche alla frecce nere tedesche sa di importante campanello d'allarme: il passo gara non è bastato a recuperare posizioni, e un Leclerc sempre più sofferente raccoglie i primi sei punti della stagione ma senza nemmeno riuscire in trenta giri a insidiare l'altra rossa di Sainz. È comunque ancora presto per le sentenze gerarchiche, ma lo spettacolo visto nelle prime due tappe in notturna è stato davvero molto deludente e al di sotto delle aspettative.