L’obiettivo è ambizioso: abbattere le barriere linguistiche e i confini letterari tra i vari Paesi del Vecchio Continente. Al Festival “La grande invasione” di Ivrea, la Scuola Holden di Torino ha presentato il progetto “CELA”, acronimo di Connecting Emerging Literary Artists.
Mira a sviluppare i talenti letterari emergenti, per permettere a una generazione di autori e traduttori di dieci Paesi europei di esplorare diversi contesti letterari, di fare rete e farsi conoscere nel panorama editoriale continentale. “Cela” riunisce 30 scrittori, 79 traduttori e 6 professionisti letterari, e li seguirà per un periodo di quattro anni. Il progetto è finanziato dalla Commissione europea, nell’ambito del programma “Europa creativa”.
«Costruiamo una rete di autori, attraverso la traduzione e la promozione di opere in lingue non native - spiega il coordinatore del progetto, Simone Fenoil - L’obiettivo è di superare le disomogenee infrastrutture letterarie dei diversi Paesi e aprire alla possibilità di riunire il pubblico europeo al di là dei confini e delle barriere linguistiche».
E aggiunge: «Vorremmo creare un network europeo che permetta uno scambio fra gli autori di nazioni relativamente piccole e dia loro una maggiore visibilità, consentendo di uscire dai confini del proprio Paese».
Quanto è importante questo progetto? «Credo sia fondamentale - risponde il traduttore Giulio Scremin -. Perché permette di entrare in contatto con letterature meravigliose e molto ampie, come possono essere quella polacca o ceca. È infatti un vero peccato che finora siano rimaste pressoché sconosciute al grande pubblico».
Durante il festival eporediese sono stati ospitati tre autori e tre traduttori che, ogni giorno, hanno tenuto un panel dedicato alla letteratura europea, all'interno degli appuntamenti riservati agli esordi letterari. Sono intervenuti l'autrice ceca Ondřej Macl, insieme alla sua traduttrice Elena Zuccolo; la polacca Aleksandra Lipczak, con il traduttore Giulio Scremin; la spagnola Adriana Murad, insieme alla traduttrice Ilaria Garelli. Ad accompagnarli in questo percorso eclettico Martino Gozzi, amministratore delegato della Scuola Holden, e il coordinatore Simone Fenoil.