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Ambiente | 23 giugno 2023, 18:00

Alpes Maritimes: alla scoperta del territorio. Saint Etienne de Tinée

Montecarlonews propone luoghi, itinerari, passeggiate alla scoperta del Dipartimento delle Alpi Marittime. Le foto sono di Danilo Radaelli

Saint Etienne de Tinée, fotografie di Danilo Radaelli

Saint Etienne de Tinée, fotografie di Danilo Radaelli

Questa volta in sella alla sua motocicletta, Danilo Radaelli ci accompagna a ridosso delle alte montagne della Métropole Nice Côte d'Azur fino a Saint Etienne de Tinée.

Dal capoluogo si raggiunge la località sciistica di Auron con un sentiero che offre splendide viste panoramiche.

 

Saint-Etienne-de-Tinée

Autentico crocevia nel cuore del Parco Nazionale del Mercantour, Saint-Etienne-de-Tinée è un paese fatto di storia e di autenticità, circondato da montagne che superano i 3000 metri.

Il paese offre una tavolozza di colori e un patrimonio stupefacente con le sue facciate nei colori pastello, le fontane, le meridiane, le cappelle, gli affreschi e i musei. La stazione sciistica di Auron con il suo comprensorio sciistico distano 7 km.



Da vedere: la chiesa di Saint-Étienne (ricostruita nel XVIII secolo con il suo campanile risalente al 1492). Le cappelle dei Trinitaires (XVII secolo), di St-Sébastien (XV secolo), di St-Michel dei penitenti neri e di St-Maur. I musei delle Tradizioni, del latte e della scuola.

Il villaggio si trova Saint-Étienne-de-Tinée 1140 m sopra il livello del mare, a soli 90 km da Nizza, capoluogo del Cantone ha conservato l'autenticità, fascino e l'architettura unica di villaggi specifici della valle.


Probabilmente abitata fin dalla preistoria, Insula Daeliae chiamato dai Romani, poi Santi Stephani Tinaesis dai primi cristiani, Saint-Étienne de-Tinée avuto una storia molto lunga. Appartiene ai Savoia prima di annessione alla Francia nel 1860. La vita era così dura, a causa dei difficoltosi collegamenti con le valli vicine e la costa. Dal 1900, l'ampliamento di strade e l'avvento dell'automobile ha consentito alla località di crescere, ma un disastroso incendio la distrusse nel 1929.


Gli abitanti del villaggio si tramandano il segreto di molte ricette locali. Una miscela di specialità di montagna originale e deliziosa, con influenze della cucina provenzale, come ad esempio: gnocchi, ravioli, pasta verde con spinaci selvatici, polenta nera, zuppa di ortiche, fiori di zucca fritti, caffè d’orzo, senza dimenticare marmellate, miele, pan di zenzero aromatizzato e il formaggio.



Beppe Tassone

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