Il costo dell’energia elettrica continua ad essere, in Francia, fra i più bassi, ma partire dal 1° agosto 2023 lo sarà un po’ meno.
Una parte dei costi che lo Stato si era fatto carico prima per la pandemia e poi per l’inflazione, tonerà a gravare sulle famiglie e sui piccoli commercianti che vedranno le tariffe aumentare del 10%.
La “protezione” sull’aumento dei costi continuerà a gravare sulle finanze pubbliche per il 37%, ma la strada della graduale riduzione dei “bonus” concessi a chi fruisce di contratti per bassi consumi è stata imboccata.
Ad essere interessate sono le utenze che usufruiscono di contratti che prevedono una potenza erogata fino a 36 kilovoltampère, al momento senza differenziazioni per il reddito.
Ed è proprio sul reddito che va a concentrarsi l’attenzione delle autorità francesi: un gruppo di esperti, incaricati dal governo, ha prospettato l’ipotesi di differenziare, per i prossimi mesi, gli sconti in bolletta, così da salvaguardare le famiglie meno abbienti e gravare di più su quelle che possono permetterselo.
Occorrerà comprendere se tutte le seconde case rientreranno in questa categoria, cosa che appare verosimile.
L’aumento del costo dell’energia elettrica, dal 1° agosto, si appesantirà, per un’utenza media, di circa 150 euro l’anno: il costo medio annuale per l’energia si aggirerà intorno ai 1.700 euro.
Occorre tenere conto che in Francia il riscaldamento individuale e soprattutto la cucina e il boiler sono alimenti a corrente elettrica.