Altre notizie - 29 luglio 2023, 07:00

Micoterapia: un valido strumento di salute

I consigli di Nutrigenomica di Simona Oberto

Avete mai sentito parlare dei “funghi medicinali”? I funghi non sono nè piante nè animali, ma costituiscono un regno a sé stante. Sono particolari organismi che hanno sviluppato strategie efficaci di difesa che hanno permesso loro di sopravvivere per milioni di anni.

Si sono evoluti a tal punto da riuscire a superare tutte le fasi di cambiamento del pianeta che hanno portato all'estensione di numerosi altri organismi. Spuntano sui terreni e sui tronchi d’alberi e sono di diverse forme e colori. Si mimetizzano con l’ambiente e costituiscono un tassello importantissimo di tutto l’ecosistema. La loro capacità di decomporre la materia morta e di riassemblarla in una altra forma vivente ha permesso loro di adattarsi a qualsiasi condizione ambientale, rendendoli unici nel loro genere.

Tra le scoperte che ne suppongono un antichissimo uso medicinale spicca il ritrovamento nel 1991 di una mummia, immersa nei ghiacciai delle Alpi tirolesi, vissuta nell'età del rame, nella fase finale del neolitico.  Otzi, così venne denominata, custodiva un sacchettino in cui furono ritrovati due funghi con attività antisettica e vermifuga. Dall'esame del corpo mummificato i ricercatori scoprirono che l'intestino di Otzi era infettato da un parassita.

Questo dato li portò ad ipotizzare che l'uomo del neolitico utilizzasse quel tipo di funghi per la loro azione vermifuga e antiparassitaria. Gli esperti della moderna Etnomicologia, analizzando i geroglifici egiziani di oltre 4000 anni fa, sono giunti alla conclusione che in quell’epoca i funghi dovevano essere considerati rimedi con proprietà terapeutiche eccezionali. Gli Egizi, infatti, consideravano i funghi come “doni divini” che potevano essere utilizzati solo dai Faraoni. Ma la maggior parte delle informazioni sull'uso dei funghi a scopo terapeutico ha radici in Oriente.

Infatti, in Cina i funghi medicinali vengono utilizzati da più di 3000 anni.  Nell’ambito della medicina tradizionale cinese il primo documento che riporta notizie di questo tipo di utilizzo, è un trattato di medicina e filosofia taoista del 250 a.C. in cui viene citato un rimedio particolare chiamato “Erbe dell'Imperatore” che conteneva alcuni funghi: il Cordyceps, il Reishi e l'Astragalo.

Esistono tantissime documentazioni riguardo l'utilizzo terapeutico dei funghi da parte di popoli antichi come i Maya e i Siberiani. Nella stessa corte imperiale giapponese, i funghi terapeutici venivano prescritti solo agli imperatori.

Questi organismi, molto spesso usati nella storia in contesti mistico-religiosi, probabilmente per alcuni loro effetti allucinogeni, sono sempre stati guardati con una sorta di timore e sospetto, perché ritenuti velenosi.

Sono molte le leggende che li descrivono come organismi quasi “soprannaturali” in grado di sortire diversi effetti, da quelli curativi e miracolosi a quelli addirittura mortali. Nell’epoca moderna il loro utilizzo ha interessato diversi ambiti che vanno dall’industria alimentare a quella farmaceutica e industriale. Senza di essi non avremmo avuto la birra, il Kefir, alcuni formaggi, cosmetici, antibiotici, idrocarburi, acidi industriali. I funghi contengono molte sostanze nutritive importantissime e numerosi bio attivi che lavorano in sinergia: proteine, enzimi, polisaccaridi, nucleotidi, glicoproteine, fibre, vitamine del gruppo B e vit. D, fosfolipidi, antibiotici naturali, triterpeni, lignina, acidi nucleici ecc.

Questo aspetto ha spinto i ricercatori a studiare e ad approfondire quale potesse essere un loro eventuale impiego anche in ambito terapeutico, dando il via a una nuova pratica chiamata Micoterapia. Sono numerose le ricerche scientifiche, in vitro, animali e uomo che ne comprovano la loro efficacia terapeutica, riconosciuta anche da organismi di controllo come la FDA americana. Da un punto di vista olistico, la terapia micologica è rivolta a stabilire la salute, stimolando l’organismo a recuperare l’omeostasi, cioè l’equilibrio delle diverse economie: minerali, enzimi, ormoni, elettroliti, cellule immunitarie ecc..

Per la Medicina Tradizionale Cinese e Indiana essi sostengono l’energia vitale, tonificano il Qi, riequilibrano lo yin e lo yang, migliorano la memoria e la capacità intellettiva. Per la medicina allopatica sono dei potenti adattogeni e immunomodulanti. Vengono utilizzati sotto forma di estratti secchi di fungo intero o parte di fungo, come coadiuvanti per prevenire e contrastare diverse patologie cronico degenerative, in quanto la loro azione si manifesta su vari livelli: sistema nervoso, sistema endocrino, sistema immunitario.

In Micoterapia vengono presi in considerazione i macromiceti o funghi superiori, provvisti di un corpo fruttifero. Del fungo viene utilizzato tutto, non solo il frutto, cioè quello che vediamo spuntare fuori dal terreno, di cui le spore, le lamelle, il gambo, la cappella, ma anche la parte non visibile: le ife, le quali si sviluppano all’interno del substrato di crescita fino a creare una fitta rete che poi darà vita al micelio.

Le ife sono come dei lunghissimi tentacoli che si espandono per centinaia di metri nel sottosuolo e hanno attività chelante. Il micelio contiene una sinergia di sostanze biologicamente attive e micronutrienti come le vitamine, gli aminoacidi, i sali minerali e gli enzimi digestivi. Il corpo fruttifero ne contiene altre in concentrazione diverse e con diverse azioni terapeutiche.

L'attività e la concentrazione dei metaboliti bioattivi del corpo fruttifero variano a seconda del terreno di crescita e del livello di maturazione. I funghi hanno un'elevata capacità di bioaccumulazione. Pensate che vengono utilizzati per bonificare terreni.

Per questo motivo le materie prime utilizzate per realizzare un micoterapico devono essere di provenienza 100% biologica, certificata. I funghi devono provenire da colture geneticamente pure e coltivati in ambiente sterile, utilizzando un metodo biotecnologico all'avanguardia. Solo il controllo di ogni fase produttiva permette di ottenere un prodotto di alta qualità che garantisce l'assenza di contaminazioni da metalli pesanti, pesticidi ed erbicidi.

Un micoterapico di qualità deve contenere diversi principi attivi che lavorano in sinergia, con una giusta titolazione che garantisca l’effetto terapeutico che potrà avere come bersaglio il sistema immunitario o quello endocrino, il circolatorio o quello nervoso oppure, più in generale, il riequilibrio dei sistemi di regolazione endogeni, quelli della PNEI, tanto per intenderci. Non tutti funghi ovviamente esercitano lo stesso tipo di effetto terapeutico. Così come per i principi attivi delle piante, anche nel loro caso, ci sono delle sostanziali differenze sia nella loro azione che nei loro effetti.

Attenzione! Non tutti i funghi sono terapeutici. Molti sono velenosi, altri sono commestibili e altri mortali. La maggior parte delle persone lamenta una difficoltà digestiva legata a questo tipo di alimento, ma ciò che rende il fungo commestibile di difficile digestione (se escludiamo il fattore allergico) non è la sua componente nutrizionale, ma il fatto che potrebbe aver chelato, cioè assorbito, sostanze tossiche dal terreno, veleni che, entrando all'interno del nostro organismo, vanno ad affaticare il fegato fino a provocare intossicazioni anche mortali. Questa sua caratteristica lo rende un alimento a rischio.

In un ecosistema non così inquinato i funghi sarebbero una sorta di “super food”. Altro discorso vale per i funghi della Micoterapia che potremmo definire una sorta di “farmaci naturali”, proprio grazie alle sinergie delle molecole biologicamente attive in essi contenute. Ma come sempre sono moltissimi i fattori che l’esperto in Micoterapia deve prendere in considerazione, quando decide di consigliare un micoterapico, perché sono moltissimi gli “stressor” che possono andare ad alterare gli equilibri organici: alimentazione squilibrata, genetica e familiarità, traumi psicoemotivi, malattie pregresse o cronicizzate, abusi di droghe ecc..

Come sempre il mio invito è quello di non fermarvi alla prima impressione, ma di approfondire. La natura ci ha messo a disposizione molti rimedi salutari. Lei non conosce brevetti o business, ma ci fornisce “gratuitamente” tutto ciò che può aiutarci a vivere una vita più salutare.

Redazione