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Altre notizie | 05 agosto 2023, 07:00

Nizza, una nuova occupazione: i “cacciatori di carte”

Invece di andare a funghi si va a “la Carte”, il nuovo titolo di viaggio dei trasporti urbani. Il nostro racconto

Nizza, una nuova occupazione: i “cacciatori di carte”

Sembrano cercatori di funghi: camminano con gli occhi bassi e lo sguardo che si sposta di qua e di là.

Soprattutto davanti alle fermate del tram, all’uscita dalle stazioni sotterranee o alle tante fermate dei bus in centro città.

L’estate 2023, che a Nizza è contraddistinta da forti presenze, con tantissimi turisti che si spostano utilizzando i mezzi pubblici, l’affetto è quello di una nuova professione o almeno di un originale sistema per arrotondare la pensione, che contraddistingue molti anziani.

Non cercano funghi, impresa proibitiva a Nizza, ma tessere de “La carte”, il nuovo titolo di viaggio che ha sostituito, in città, i biglietti “Solo” e “Multi” andati in soffitta dal 1° luglio 2023.

Se ne parla sulle spiagge, ma molti sono increduli, se non che, a chi scrive, è successo di raggranellare 31,50 in pochi minuti ed a ricredersi.

 

La storia merita di essere raccontata
A Nizza, dal 1° luglio, i biglietti dei mezzi pubblici urbani sono stati sostituiti da due carte.

Una (Ma carte), personalizzata, consegnata a nizzardi ed a chi ha una residenza anche secondaria, con fotografia ed individuale e l’altra, quella su cui ci soffermiamo, “La carte”, anonima, indispensabile strumento ricaricabile per salire su un bus o sul tram.

“La carte” ha un costo, 2 euro, che sarà rimborsato a semplice richiesta da uno dei tanti negozianti abilitati, senza alcuna formalità. È ricaricabile per un numero infinito di corse, al costo di 1,70 a percorso, importo destinato a scendere a partire dalla dodicesima corsa.

La carte è acquistata dai turisti che desiderano spostarsi con i mezzi pubblici: normalmente la ricaricano con 10 corse spendendo complessivamente 19 euro (card compresa).

Molti, al momento di fare rientro a casa, gettano la card esattamente come si faceva con i biglietti. Altri, addirittura, che ben non hanno compreso il sistema se ne disfano dopo un solo tragitto. E qui entrano in scena i “cacciatori di card”.

Quando si trova a terra “La carte” la si raccoglie: si ricaveranno almeno 2 euro recandosi in uno dei tanti bar, tabaccherie o edicole abilitati alle ricariche ed anche al ritiro delle card.

Il “cacciatore” prima di ottenere il rimborso, in ogni caso, provvede ad accertarsi se sulla card vi siano delle corse non usufruite, in questo caso il guadagno è maggiore.
Non rimborsabile, ma usufruibile o cedibile ad altri.

Chi scrive, in pochi minuti, all’uscita dalla stazione sotterranea della Ligne 2 di Médecin, ha recuperato tre carte, una senza credito, le altre due con un totale di 15 corse non usufruite.

Il tutto equivale ad un valore di 31, 50 euro, dei quali 6 di immediato rimborso e gli altri in corse da effettuare.

Insomma, siamo alla presenza di una nuova occupazione o, almeno, dell’alternativa a fermarsi sotto il sole a vigilare sui lavori in atto nei tanti cantieri cittadini. E, la sera, la birra al bar la si berrà alla salute di chi si è disfatto della card.

A brindare sarà anche Ligne d’Azur che di rimborsi delle tessere acquistate dai turisti ne fa pochi, aggiungendo ai ricavi un guadagno netto derivante dalla cessione della card. Non ci fossero i pensionati “cacciatori di card” la società che gestisce i trasporti in città guadagnerebbe ancora di più.


Beppe Tassone

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