/ Politica

Politica | 26 agosto 2023, 08:00

Immigrazione alla frontiera franco-italiana: caos e polemiche fra Dipartimento delle Alpi Marittime, Stato e associazioni umanitarie

Charles Ange Ginésy chiede che lo Stato si assuma le proprie responsabilità, diverse associazioni umanitarie puntano il dito contro Dipartimento e polizia

Immigrazione alla frontiera franco-italiana: caos e polemiche fra Dipartimento delle Alpi Marittime, Stato e associazioni umanitarie

Due facce della stessa medaglia raccontano cosa sta avvenendo alla frontiera franco – italiana per quanto riguarda l’immigrazione in Francia di minori non accompagnati.

Si assiste ad uno scarico delle responsabilità con Dipartimento delle Alpi Marittime che chiama in causa lo stato e diverse associazioni umanitarie che sottolineano il comportamento della polizia e del Dipartimento stesso: insomma, è caos!

Sulla questione dei minori non accompagnati è intervenuto nelle ultime ore il Presidente del Dipartimento delle Alpes Maritimes, Charles Ange Ginésy che ha inviato una lettera al Presidente Emmanuel Macron ed al Primo Ministro, Elisabeth Borne per sollecitare l’attuazione delle misure necessarie alla gestione di questa situazione eccezionale.
L'inizio del 2023 è stato segnato, scrive Charles Ange Ginésy, da un'esplosione della presa in carico dei minori non accompagnati da parte del Dipartimento delle Alpi Marittime, con un aumento del 40% del numero di giovani accolti nel solo primo trimestre”.

Dopo una relativa tregua nel giugno 2023, si manifesta oggi un'ondata migratoria proveniente dall'Italia che deve affrontare il Dipartimento delle Alpi Marittime, competente per quanto concerne l’assistenza ai minori.
Al 18 agosto, il Dipartimento assisteva 4 333 minori, contro 4 908 dell'intero anno 2022.

Sono mesi che avverto il governo della situazione: il Dipartimento delle Alpi Marittime è la vittima collaterale di un confine colapasta. Il volume colossale del flusso migratorio ha totalmente accentrato l'Aiuto Sociale all'Infanzia e i servizi non possono fare di più, con mezzi umani e finanziari impegnati colossali. Oggi dico basta! Mi appello ancora una volta allo Stato che non può più lasciare, dopo mesi di allarme, le Alpi Marittime abbandonate alla loro sorte. Il nostro dipartimento, conclude Charles Ange Ginésy deve affrontare da solo un flusso migratorio che rientra nelle competenze sovrane dello Stato. Non è più accettabile e non è più sostenibile. I mezzi umani mobilitabili non lo consentono più”.

Sul medesimo argomento sono intervenute alcune associazioni che operano sul territorio: Alliance des avocats et praticiens du droit des étrangers pour la défense des droits fondamentaux (Alliance-DEDF) – La Cimade 06 - La Talpa e l’Orologio - Ligue des Droits de l’Homme (LDH) Provence Alpes Côte D’Azur – Médecin du Monde PACA – No name Kitchen - Progetto 20K - Réseau Education Sans Frontière (RESF) 06 - Roya citoyenne - Syndicat des Avocats de France (SAF) - Tous citoyens!.

"La situazione dei Minori Non Accompagnati nelle Alpi Marittime si degrada nuovamente e molti giovani subiscono trattamenti inammissibili.

A Mentone:
Molti giovani che si dichiarano minorenni sono respinti in Italia in modo totalmente illegale, mentre devono essere ammessi sistematicamente e senza indugio sul territorio francese.

Spetta all'Aiuto Sociale all'Infanzia (ASE), servizio del Dipartimento 06, procedere poi alla loro valutazione, e non alle forze dell'ordine. Questi giovani sono respinti dalla polizia senza previa valutazione da parte dell'ESA.

Molte testimonianze riportano false date di nascita registrate dai poliziotti per giustificare tali respingimenti. Inoltre dei minori sono respinti con un Obbligo di Lasciare il Territorio Francese e un Divieto di Ritorno sul Territorio Francese senza essere informati dei loro diritti, il che rende ogni contestazione molto difficile e costituisce una grave violazione dei loro diritti.

Sessantotto minori erano rinchiusi lunedì 21 agosto in locali totalmente inadeguati e in condizioni igieniche deplorevoli: in piena canicola, ammucchiati, dormendo sul pavimento con solo un lavandino e un WC. Ed erano fino a 78 il 23 agosto! Diverse minorenni sono state private della libertà per 3-5 giorni, il che costituisce una violazione manifesta della convenzione internazionale dei diritti del fanciullo di cui la Francia è firmataria.

A Nizza
I minori non accompagnati sono costretti a recarsi al Commissariato Auvare per chiedere la protezione dell'ESA. I tempi di attesa per alcuni giovani si sono prolungati fino a 25 ore senza mangiare, prima che un educatore venisse a cercarli.

D'ora in poi, il commissariato non lascia più entrare nemmeno i minorenni: con il pretesto di essere saturo e di non poter aprire nuovi locali, i giovani sono pregati di aspettare nel giardino pubblico vicino e di ritornare la sera o il giorno successivo.

Il trattamento dei minori non accompagnati da parte delle forze dell'ordine nelle Alpi Marittime è inammissibile: la polizia non rispetta i suoi obblighi legali nei confronti di queste persone vulnerabili, così come il Dipartimento 06 che non viene a cercarli nei locali della polizia in tempi sufficientemente rapidi per un rifugiato. L'abbandono di minorenni e la mancata assistenza a persone in pericolo sono evidenti.

Chiediamo la presa in carico effettiva di tutti i Minori non accompagnati, l'immediata cessazione dei respingimenti in Italia senza previa valutazione e regolamentazione da parte dell'ESA, e la cessazione dei sequestri abusivi al posto di frontiera.

Chiediamo il pieno rispetto della convenzione internazionale sui diritti del fanciullo nel Dipartimento delle Alpi Marittime”.





Beppe Tassone

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO AD AGOSTO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium