Fernanda ha insegnato Latino e Greco al liceo classico a Torino e ha avuto quasi troppi nipoti, ragazzi, persone con cui ha passato tante ore di ascolto e dialogo, portando avanti per loro la più grande missione: l’educazione.
Altroché “non nonna”, Fernanda hai fatto da nonna a tantissimi studenti che ancora incontra nel nuovo luogo dove ha scelto di vivere la terza età: l’Over Senior Residence di Sanremo.
Cosa ricordi del tuo lavoro?
Quando vedo i ragazzi uscire da scuola, che vedo dal mio appartamento Over, mi rallegro.
Spesso l’estate mi mette malinconia perché non sento quel “rumoroso chiacchiericcio” tipico delle scuole.
Penso che parlare di loro, i ragazzi, sia un po' come potersi rivolgere al futuro, un’opportunità unica che ho avuto per anni; io che ho dedicato la mia professione a loro e allo studio delle lingue più antiche.
Perché hai deciso di insegnare latino e greco?
Le civiltà greca e latina sono fondamentali per la comprensione del mondo attuale: lo studio di queste è indispensabile proprio per l’influenza che esse hanno esercitato nei secoli successivi tanto che sia le scienze speculative sia molti altri aspetti di tante branche del sapere, sarebbero altrimenti incomprensibili. Tutt’oggi è molto utile anche per l’apprendimento delle lingue moderne, come ad esempio l’inglese, il cui lessico è formato per gran parte da vocaboli di derivazione latina. Studi rivelano che chi ha studiato il latino, apprende con molta più facilità le lingue moderne.
Che differenze vedi tra i “tuoi ragazzi” e giovani d’oggi?
Sono entrata ad insegnare proprio nel momento delle grandi contestazioni. Ho sempre mantenuto un rapporto molto diretto con i miei studenti, io non ero “alla cattedra” ero con loro, discutevamo di tutto anche davanti ai problemi sociali e davanti ad un’istituzione molto rigida e politicizzata come era allora la scuola. Gli studenti erano sicuramente più vivi, più interessati e partecipi a quello che accadeva all’interno dell’istituto ma anche all’esterno. Oggi, anche se non insegno più, vedo molta apatia: poca voglia di combattere per il raggiungimento dei propri obiettivi di vita, poca voglia di rimboccarsi le maniche ma anche tanto giustificato pessimismo nei confronti del futuro. Sicuramente molto dipende anche dalla scuola che dovrebbe essere, in qualche modo, riformata.
Cosa ne pensa della festa dei nonni?
Le mie figlie hanno deciso di non avere figli, ma non ho mai sofferto questa mancanza grazie alla scuola, ai ragazzi e alla mia libertà.
La mia parola preferita è “scambio”, questo per me è il vero valore della festa dei nonni.
Non deve essere più la festa consumistica con scambio di dolci o regali, dovremmo dare valore allo scambio di esperienze, saperi, conoscenze e avventure.
Sono felice di condividere con persone più giovani, anche grazie alla filosofia e alla libertà che garantisce Over, questa nuova fase della mia vita. Sicuramente lo scambio intergenerazionale arricchisce non solo loro ma anche e soprattutto noi Over.
I nonni sono molto utili ma non per sopperire alla carenza di assistenza dello stato, non è giusto che l’istituzione sociale in Italia siano ancora e sempre loro. Queste figure devono poter essere utili ai genitori per insegnare il passato ai giovani, esattamente come il latino e il greco: insegnare ad essere precisi, meticolosi e a dedicare tempo, concentrazione e perseveranza ad attività che sembrano non portare ad un risultato immediato. Tutto questo è importantissimo, se si vuole riuscire nello studio così come nella vita.
E voi all’Over Senior Residence di Sanremo come festeggerete quindi la festa dei nonni il 2 ottobre?
Per noi ogni occasione è buona per fare festa. In programma so che ci sarà un pomeriggio con tanta musica e divertimento, dove canteremo e balleremo le canzoni più belle della storia italiana. Il bello di questa iniziativa è che è inclusiva poiché aperti a tutti, anche a coloro che come me non hanno avuto nipoti!
L’appuntamento è quindi per lunedì 2 ottobre dalle ore 16 all’Over Senior Residence Sanremo in via Anselmi n.3 dove, ad intrattenere gli Ospiti e tutti i Sanremesi che vorranno unirsi, ci sarà Vincenzo Testini, in arte DJ Tex. Per prenotarsi gratuitamente è possibile chiamare il numero 0184 195 2505.