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Ambiente | 02 novembre 2023, 19:00

Alpes Maritimes: alla scoperta del territorio. Roure (Foto)

Montecarlonews propone luoghi, itinerari, passeggiate alla scoperta del Dipartimento delle Alpi Marittime. Le foto sono di Danilo Radaelli

Roure, fotografie di Danilo Radaelli

Roure, fotografie di Danilo Radaelli

Quella che Danilo Radaelli ci propone oggi è un’escursione ciclistica nella Valle della Tinée, al villaggio di Roure.

Roure il villaggio millenario
Dal letto della Tinée (480 m) al Mont Gravières (2 331 m), lo sviluppo del vasto territorio di Roure (4.029 ettari) favorisce un'agricoltura diversificata, dall'olivo ai pascoli d'altitudine.

Ma i forti pendii, difficili da lavorare, subiscono frequenti frane. Un insediamento fortificato è menzionato per la prima volta nel 1067 e una parte del villaggio si è sviluppato vicino al castello (smantellato nel 1621) e alla chiesa.

L'altro cuore del villaggio era la place du Torch, all'incrocio dei cammini che portano a Saint-Sauveur (e oltre a Nizza), a Isola e Saint-Etienne, a Roubion e l'alta valle del Var.

Fino agli anni 1880, Roure è un punto di passaggio obbligato, un crocevia attivo, su questa rete di mulattiere che percorrono uomini, animali e merci.
Fin dall'antichità, i sentieri evitano i fondali della valle.

Oltre agli estesi e rinomati alpeggi (Longon), Roure contava campagne prospere (Tiecs, Puga, La Cerise, Rougios...), di diverse altitudini, alle attività complementari.

 

Ma la comunità deve continuamente mobilitarsi per la manutenzione delle strade e della cattiveria comunale, in particolare.
Nel 1828, il «ruolo del bestiame» contava 95 allevatori, 282 vacche, 2.600 pecore e 298 capre. Nel 1838 si contavano 646 abitanti, di cui 74 a Valabres.

Di difficile accesso, questo borgo antichissimo costituiva una parrocchia separata, con una propria chiesa, cimitero, forno per il pane, mulino, scuola, monumento ai morti.

La sua terra ben fornita (terreni coltivabili, pascoli, boschi) ha a lungo permesso la presenza di una decina di famiglie al prezzo di un duro lavoro.

Dopo il 1880, mentre il villaggio sviluppa le sue infrastrutture (canale di irrigazione, nuovo mulino, fontane) si trova doppiamente isolato.

Le nuove strade di fondo delle valli catturano i flussi di uomini e merci mentre le autorità rifiutano il collegamento del villaggio alla rete stradale (realizzato solo nel 1939).


Da vedere

  • Four communal
  • Une architecture minérale
  • Valabres
  • Chapelle Sainte-Anne à Tiecs : Le maintien des traditions
  • Spelerpes de strinati
  • Les lavoirs
  • Machinerie du câble
  • Chapelle Saint-Sébastien-et-Saint-Bernard, XVE siècle
  • Eglise paroissiale Saint-Laurent




Beppe Tassone

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