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Business | 14 novembre 2023, 10:35

YouBuild Awards 2023: Senini fa doppietta e conquista la pole position

YouBuild Awards 2023: Senini fa doppietta e conquista la pole position

Il futuro delle costruzioni passa dalla “rigenerazione”. E’ questa la direttrice da seguire. La sostenibilità fine a sé stessa, infatti, va bene, ma non basta. Ci vuole altro. Il panorama dell’edilizia si sta non a caso rapidamente trasformando e, al centro di questa rivoluzione, troviamo la “costruzione rigenerativa” ossia, quell’ approccio che enfatizza l’uso di nuovi materiali, prodotti e componenti che non solo mirano a ridurre l’impatto ambientale, ma che contribuiscono attivamente alla rigenerazione dell’ambiente circostante. E’ quanto emerge dal VII Convegno YouBuid “Verso la Costruzione Rigenerativa: Nuovi Materiali e Componenti Edilizi”, la kermesse che si è svolta lo scorso 8 novembre a Milano, presso la Fondazione Cariplo. Un’occasione unica non solo per rimanere aggiornati sulle ultime innovazioni e tendenze del settore, ma anche per fare networking e per acquisire una comprensione approfondita dei temi emergenti. E dove Senini di Montichiari (BS), azienda leader in Italia nella produzione di pavimenti autobloccanti, cordoli, blocchi per murature, da anni impegnata in attività di ricerca e sviluppo su materiali eco- compatibili per l’edilizia, dopo la proiezione di un fantastico video emozionale “la casa che respira”, ha condiviso con un pubblico di oltre 200 persone, la sua esperienza, mostrando che nonostante le difficoltà, la creazione di prodotti veramente rigenerativi è possibile. Tanto che, a fine giornata, in occasione degli “YouBuild Awards” le sono stati assegnati 2 premi come prima classificata: uno per la salute e salutogenesi, grazie al pavimento “ECOTOP SUPERIOR” ed un altro per la rigenerazione, tema principale dell’evento, grazie al “BLOCCO AMBIENTE”. 

Dunque un traguardo importante per l’azienda di Montichiari che sul tema è stata precorritrice, avendo da sempre, una mission aziendale che parla chiaro: “Lavoriamo per il benessere dell’Uomo e dell’Ambiente”. In un contesto eccellente pertanto, questo convegno ha proposto una tesi alquanto stimolante, ovvero quella di capovolgere l’impatto ambientale delle costruzioni, per fare in modo che un edificio non solo abbia un consumo di energia pari a zero, ma riesca addirittura ad accrescere il benessere e a migliorare l’impronta di carbonio. In sintesi: diventi rigenerante sia per il pianeta sia per la salute umana. I relatori presenti davanti a una fitta platea di architetti, ingegneri, geometri e periti, hanno portato a supporto dati, schemi, case history. Con un obiettivo: dimostrare che si può fare. Certo per superare il concetto di green, oltrepassare quello di sostenibilità e arrivare ad una progettazione che utilizzi sistemi e materiali completamente a impatto zero, la strada è ancora lunga, ma i relatori ne sono convinti. Così, dopo l’introduzione di Emanuele Naboni, Unipr, Royal Danish Academy, UNSW, Norman Foster Institute, School of Sustainability di Mario Cucinella e di Livia Randaccio, direttore editoriale di YouBuild, ne hanno dato ampia testimonianza Cesare Battisti, presidente di Living Future Europe, che ha illustrato la sostenibilità rigenerativa di prodotto; Giambattista Brizzi, Senior Sustainable Consultant a Deerns, che parlando di data driven regenerative design ha sottolineato l’importanza del ruolo dei materiali; Barbara Pollini, designer e docente alla Naba di Milano, che ha discusso di Biodesign e Design Bioricettivo; Ilaria di Blasio, Fraunhofer Italia, che ha posto l’accento sull’integrazione delle tecnologie digitali nei processi edilizi per una maggiore efficienza e sostenibilità; Leonardo Belladelli, Politecnico di Milano e Università di Parma, che ha affrontato il tema del design rigenerativo; Furio Barzon, Modular Building Institute, che ha invece evidenziato il contributo alla decarbonizzazione dei produttori di componenti edilizi, per allinearsi entro il 2030 al milestone europeo della riduzione del 55% di CO2; Alessio Battistella, Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano, che ha spiegato al pubblico il concetto di costruzione, che riguarda metodi di costruzione reversibili e il loro potenziale ruolo nel campo dell’edilizia rigenerativa; Valentina Torrente, Engineer, Creative Content Strategist a Mario Cucinella Architets, che ha infine discusso di Bio -inspired, bio-based and healty materials sempre più al centro dei progetti di MCA. 

“Siamo onorati di questi riconoscimenti” ha affermato Massimo Senini, titolare di Senini “anche perché in Senini abbiamo sempre avuto una particolare sensibilità per i temi ambientali e siamo stati i primi nel settore, ad ottenere, oltre vent’anni fa, la certificazione ambientale ISO 14001. Non a caso, Ecotop Superior è la linea di pavimenti fotocatalitici, pavimentazioni autobloccanti per esterno che grazie al principio fotocatalitico contenuto nella loro superficie, contribuiscono in modo concreto alla riduzione delle sostanze nocive nell’aria. Crediamo infatti che le case del futuro sempre più saranno costruite con materiali naturali: una tendenza in forte crescita che contribuisce a preservare l’ambiente e ad assicurare una migliore qualità di vita per tutti. Vogliamo quindi offrire un prodotto dalle enormi potenzialità, con un passato importante e credibile, riscoperto, innovato e destinato a diventare il protagonista delle nuove costruzioni. La nostra mission è quella di lavorare per il bene dell’uomo e dell’ambiente, e dunque, posso tranquillamente affermare che contribuiamo a costruire “case curative”. Il nostro biocomposito infatti, grazie alla capacità igroscopica della canapa e alla permeabilità al vapore della calce, assorbe e regola il livello di umidità all’interno degli edifici, impedendo la formazione di punti di rugiada, la proliferazione di microorganismi, condense e muffe e il deterioramento interno del materiale. L’aria purificata favorisce un clima abitativo gradevole e salutare. La “signora Maria”, quindi, non avrà più dolori articolari. Ma non solo: la notevole performance di isolamento termico, consente anche un risparmio di energia che può arrivare fino al 100%”. 

“Ringrazio per il riconoscimento dato al biomattone Blocco Ambiente “ ha aggiunto Paolo Ronchetti, consulente Senini per lo sviluppo del progetto Tecnocanapa“ perché con la sua alta capacità isolante, bassa energia incorporata e capacità di assorbire CO2 dall’atmosfera, ha dunque tutte le qualità richieste ad un materiale da costruzione in linea con uno sviluppo sostenibile: può infatti essere impiegato nell’involucro, garantendone l’efficienza, o come partizione interna, contribuendo all’equilibrio termo – igrometrico e quindi al comfort degli spazi abitativi”.

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