Per l’organizzazione delle Olimpiadi invernali del 2030 la scelta diviene praticamente obbligata: la sola candidatura ritenuta ammissibile dal CIO è quella dell’abbinata fra le regioni Provence-Alpes-Côte d'Azur e Auvergne Rhône Alpes.
Inizia ora un dialogo serrato tra il Comitato Olimpico Internazionale e le due Regioni francesi per mettere a punto il programma, concordare sui dettagli organizzativi prima di giungere all’annuncio ufficiale previsto per il prossimo anno.
La Francia, dunque, dopo le Olimpiadi di Paris 2024, organizzerà anche quelle invernali delle Alpes Françaises 2030.
Nizza e Isola solo le due località delle Alpi Marittime che ospiteranno i giochi invernali.
A Nizza verranno assegnate le medaglie nelle seguenti discipline: hockey su ghiaccio (olimpico e paralimpico), pattinaggio artistico, short track, curling (olimpico e paralimpico).
Isola 2000, dal canto suo, sarà sede delle prove di sci e snowboard cross.
Sempre della Regione PACA l’altro polo sarà quello di Briançon, mentre, non distante dall’Italia, al di là del Colle della Maddalena, Barcelonnette, Dipartimento delle Alpi dell'Alta Provenza, dovrebbe ospitare il centro di preparazione alle grandi competizioni.
Il progetto presentato dalle 2 regioni alpine, unico ritenuto ammissibile dal Cio, si basa sul 95% di siti esistenti, si estende da Nizza a Grand Bornand, a quasi 500 km di distanza.
Il centro di sci alpino avrà sede a Courchevel-Méribel e Val d'Isère, il centro di sci di fondo a La Clusaz.
Nizza ospiterà anche uno dei villaggi olimpici e la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi.
Molte gare, dunque e la sede del centro preparatorio alle grandi competizioni, si trovano a pochi chilometri dall’Italia, al di là rispettivamente del Colle della Lombarda e di quello della Maddalena.