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Altre notizie | 20 gennaio 2024, 07:00

Strage sulla Promenade, un filone dell’inchiesta starebbe per essere trasferito a Marsiglia

Lo ha richiesto il Procuratore della Repubblica di Nizza e riguarda la gestione della sicurezza la sera del 14 luglio 2016. Plauso delle parti civili

Il camion bianco la sera della strage sulla Promenade

Il camion bianco la sera della strage sulla Promenade

L’inchiesta sulla strage del 14 luglio 2016 che insanguinò la Promenade des Anglais a Nizza e costò la vita a 86 persone provocando anche oltre 450 feriti starebbe per essere trasferita dal Tribunale a Nizza a quello di Marsiglia.

Starebbe per avere uno sbocco positivo la richiesta, avanzata dalle famiglie delle vittime, di veder delocalizzata l’inchiesta che vuole accertare se, da parte di chi aveva responsabilità relativamente alla sicurezza, vi siano colpe.

Uno degli ultimi atti dell’ex Procuratore della repubblica di Nizza, Xavier Bonhomme, prima di passare ad altro incarico fu la richiesta di riclassificazione dell’ipotesi di reato in “omicidio colposo” e “lesioni colpose”.

Nel mirino degli inquirenti sono quattro persone che quel 14 luglio rivestivano importanti ruoli.

Si tratta di Philippe Pradal, sindaco di Nizza, Christian Estrosi, allora primo adjoint con delega alla sicurezza, il prefetto Adolphe Colrat e il suo capo di gabinetto François Xavier Lauch.

Attualmente Philippe Pradal è deputato all’Assemblea Nazionale, Christian Estrosi è il Sindaco di Nizza, Adolphe Colrat riveste il ruolo di Presidente dell’Agenzia Nazionale per la gestione dei rifiuti radioattivi e François Xavier Lauch è Prefetto dell'Hérault.

Una prima inchiesta, avviata subito dopo l’attentato, dall’allora Procuratore della Repubblica Jean-Michel Prêtre, si era conclusa per non luogo a procedere. Poi la riclassificazione dei reati.

L’attuale Procuratore della Repubblica Damien Martinelli ha, a fine anno, depositato l’istanza di trasferimento degli atti e della competenza al Tribunale di Marsiglia.

Si tratta di una sorta di “legitima suspicione” in considerazione del ruolo di rilievo che hanno ricoperto (e ricoprono tuttora) i potenziali imputati, attualmente “testimoni assistiti”.

Lo ruolo di testimone assistito è uno status intermedio tra quello di messo in esame e quello di semplice testimone.

Il testimone assistito è chiamato in causa in un procedimento penale perché esistono "indizi che rendono probabile" la sua partecipazione a un reato.

Lo status di testimone assistito conferisce diritti dinanzi al giudice istruttore (diritto a un avvocato, diritto al silenzio). Nessuna accusa è stata, peraltro, emessa in questa fase.

Il possibile trasferimento dell’inchiesta a Marsiglia costituisce, dunque, una novità importante per il filone d’indagine che si occupa di accertare eventuali responsabilità nella gestione dell’ordine pubblico.

A salutare favorevolmente la richiesta del Procuratore Damien Martinelli di trasferimento dell’inchiesta a Marsiglia è stata Virginie Le Roy, la legale che tutela le famiglie di quanti hanno perso la vita: “Il trasferimento delle competenze avrà il merito di fugare ogni dubbio su eventuali pressioni o collegamenti locali. Non ho alcuna evidenza oggettiva che mi porti a pensarlo, ma questo caso è oggetto di indagine da sette anni e tra le vittime il timore di un non luogo a procedere è legittimo”.



Beppe Tassone

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