In seguito all'incidente verificatosi al Collège Charles III mercoledì 7 febbraio e ai sintomi segnalati da diversi alunni il giorno successivo, il Governo, per principio di precauzione, aveva deciso la chiusura provvisoria dell'istituto e fatto procedere, a partire da venerdì mattina, ad una serie di analisi e di test complementari nella prospettiva di esplorare tutte le ipotesi possibili in materia e di evitare ogni rischio.
Gli interventi sono stati effettuati dal team del Véhicule de Détection d’Identification et de Prélèvement NRBC-E (VDIP) (VDIP) del Battaglione Marine-Pompieri di Marsiglia e, in modo indipendente, dai tecnici dell'ufficio di controllo autorizzato SOCOTEC.
Queste indagini e misure approfondite sono state realizzate secondo protocolli standard, a livello delle principali aree del Collegio Carlo III tra cui, in particolare, il locale di manutenzione della piscina, sede dell'incidente del 7 febbraio, la piscina, varie aule, l'infermeria o il refettorio.
L'analisi dell'aria e le misurazioni hanno cercato l'eventuale presenza di vari inquinanti quali: monossido di carbonio (CO), idrogeno solforato (H2S), cloro (CL2), tricloruro di azoto, trialometani, fosforo, arsenico e zolfo. I risultati convergenti ottenuti sia dal Battaglione Marine-Pompiers di Marsiglia che dall'Ufficio di controllo SOCOTEC, permettono, senza equivoci, di fugare ogni dubbio, confermando la totale assenza di sostanze tossiche nell'aria all'interno dello stabilimento.
Alla luce di questi risultati, il Governo del Principe ha confermto la riapertura del Collège Charles III e la ripresa dei corsi da stamattina, lunedì mattina 12 febbraio.