Altre notizie - 24 febbraio 2024, 07:00

“Via la ciclabile!”: il Quai des Etats Unis e quelli del porto potrebbero essere riaperti alle auto

Lo dispone una sentenza del Tribunale Amministrativo. Estrosi: “Reagiremo con durezza”, ma senza un intervento governativo potrebbe proprio essere così

La sentenza appena pronunciata dal Tribunale Amministrativo di Nizza rischia di rivelarsi una deflagrazione in tutta la Francia.

I giudici amministrativi hanno appena ordinato al Comune di Nizza di rimettere in pristino il doppio senso di marcia per i veicoli che percorrono nel senso “Ovest – Est” il Quai des Etats Unis, superano Rauba Capeu col suo “#IloveNice” e raggiungono il porto.

Il doppio senso, lungo l’importante strada che è praticamente il prolungamento della Promenade des Anglais, era stato istituito in piena epidemia di Covid, nel 2020 e la parte di carreggiata “liberata” dai veicoli era stata trasformata in pista ciclabile.

La sentenza appena pronunciata dà tre mesi di tempo al comune per chiudere la ciclabile e restituire al traffico veicolare la carreggiata.

Una sentenza che giunge appena pochi giorni dopo quella che, annullando un provvedimento del comune di Nizza, ha praticamente soppresso uno degli ostacoli maggiori che il comune aveva frapposto di fronte all’abnorme crescita di alloggi destinati alle locazioni turistiche.

Le due sentenze hanno fatto saltare la mosca al naso al sindaco di Nizza Christian Estrosi che immediatamente sottolineato il proprio disappunto e non si è limitato solo a definire la decisione di giudici amministrativi “ingiusta”, ma si è direttamente rivolto al Presidente della Repubblica Emmanuel Macron, nella sua veste di vice presidente del movimento politrico “Horizons” paventando una rivolta dei sindaci, stanchi di veder messe in discussioni adottate nell’interesse del proprio territorio, rivendicando una maggiore autonomia decisionale.

“Horizons” è conosciuto anche come il “partito dei sindaci”, ecco perché la questione potrebbe nel breve termine deflagrare in Francia.

Critico lo Stato che ammette che si possa impedire ai sindaci di sviluppare la loro città o villaggio come desiderano, in coerenza con il loro programma”, ha dichiarato il primo cittadino a Nice Matin.

Quando vedo le decisioni adottate una dopo l’altra, sull’edilizia sociale, su Airbnb ed ora sulla viabilità, dico basta! Prevedo una rivolta dei sindaci, mi aspetto cambiamenti legislativi dal Primo Ministro Gabriel Attal in modo che le competenze vengano trasferite a noi

Infine le reazioni che prevede a Nizza: “Colpiremo duro con azioni importanti. Presto una grande manifestazione sulla strada. È una questione di salute pubblica, di ambiente. Ho fatto di Nizza una città verde lodata da tutti. E lì in riva al mare toglieranno le piste ciclabili per mettere le auto? Il mare è fatto perché lo guardiamo, non per farne un’autostrada”.

Un nuovo spunto in piena campagna elettorale per le Europee.

Non si conoscono ancora le motivazioni della sentenza, anche se, a sostenere le ragioni dei giudici, è il fatto che le strade in questione sono considerate a grande scorrimento e quindi la loro giurisdizione, se non per ragioni contingibili e urgenti, sfuggirebbe alle competenze del sindaco.




Beppe Tassone