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Business | 28 febbraio 2024, 07:00

Co.Mark: digitalizzazione imprese, il 56% a livello “sperimentatore”

Qual è il livello di digitalizzazione delle imprese italiane?

Co.Mark: digitalizzazione imprese, il 56% a livello “sperimentatore”

Qual è il livello di digitalizzazione delle imprese italiane? Un’indagine dal titolo “It’s all about IT”, realizzata da Mediobanca Research in collaborazione con Google ha cercato di rilevare la maturità digitale delle realtà imprenditoriali del Paese. Per sviluppare recensioni significative sulla maturità tecnologica delle imprese, andando al di là di opinioni soggettive, il team di ricercatori ha messo a punto un innovativo sistema di rating, attraverso il quale classificare le imprese in tre livelli: “innovatori”, “sperimentatori” o “principianti.

In totale il campione è stato di 600 medie imprese, che rappresentano il 6% del totale nazionale; si parla quindi di un campione statisticamente significativo, che ha permesso agli analisti di arrivare a conclusioni e a commenti oggettivi per quanto riguarda il settore manifatturiero (che esprime il 40% del valore aggiunto nazionale).

Sono state 5 le aree prese in considerazione nelle recensioni per individuare il grado di digitalizzazione delle aziende: infrastruttura digitale, uso dei canali digitali, analisi dei dati, competenze digitali e tecnologie all’avanguardia, come l’Intelligenza Artificiale. In effetti proprio l’AI, come spiegato da Co.Mark, l'azienda di consulenza per lo sviluppo del commercio estero, può contribuire alla crescita delle imprese di qualsiasi settore: si pensi per esempio, sottolineano i consulenti di Comark nelle loro opinioni, alle possibili applicazioni in termini di social media automation e di customer service.

Le recensioni dello studio “It’s all about IT” presentano il 56% delle imprese come “sperimentatore”, ovvero a un livello di maturità digitale intermedio. Nei commenti degli esperti questa categoria viene identificata come quella delle aziende che hanno una chiara visione digitale, pur in presenza di ampi margini di miglioramento per quanto riguarda l’utilizzo di strumenti a supporto dell’innovazione.

Il 39% del campione è stato invece classificato come “principiante”: nei commenti gli analisti spiegano però che molte imprese di questo cluster hanno in realtà già avviato un percorso virtuoso, così da avvicinarle a un imminente passaggio alla categoria di “sperimentatore”. Il restante 5% del campione, infine, raggiunge il rating di “innovatore”, grazie a una visione digitale che, nelle opinioni degli analisti, viene definita come “ben integrata nei processi aziendali”. Come sottolineato nei commenti alle recensioni, queste imprese hanno fatto registrare maggiori tassi di crescita sia per quanto riguarda gli utili che per quanto concerne le vendite all’estero.

Secondo le recensioni degli analisti, per un’azienda su 4 risulta chiara l’importanza di avere una strategia digitale definita; questo a confermare ancora una volta le opinioni di CoMark, secondo cui una strategia digitale che includa diversi strumenti e canali online è certamente il miglior modo per massimizzare gli obiettivi di business. Per incrementare la clientela, è infatti necessario pianificare un ecosistema di marketing completo.

Nelle opinioni delle imprese, tra le aree d'intervento prioritarie vi sono quelle relative alla revisione dei processi interni: è necessario lavorare soprattutto sul rafforzamento delle piattaforme digitali che possono supportare il processo di vendita. Lo studio, infine, individua i principali ostacoli per la digitalizzazione delle imprese, come ad esempio la mancanza di lavoratori digitalmente alfabetizzati e la presenza di processi aziendali poco digitalizzati e integrati.

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