Il prossimo sarà il quarto ed ultimo fine settimana per il Festival Printemps des Arts.
L'organista (e improvvisatore) Karol Mossakowski apre giovedì 4 aprile l’ultimo weekend del Printemps des Arts con un recital organistico incentrato sul tema della luce, dall’impetuoso e appassionato “Prélude et Fugue en sol mineur” all’onirico “Clair de lune” di Louis Vierne, dalle spumeggianti “Litanie” di Jehan Alain alle mistiche pagine di Messiaen (“Messe de la Pentecôte”, “Livre du Saint-Sacrement”). Segue l’ “After” all’Opera in cui il pubblico incontra e dialoga con l’organista Mossakowski.
Venerdì 5 la pianista armena Varduhi Yeritsyan propone un recital tutto dedicato a Schumann, dalle danze di “Papillons”, che alternano passaggi di ardore ad altri di tenerezza, a “Scene della foresta” nove brani ispirati a immagini ora serene e bucoliche ora cupe della natura, mentre il “Tema con variazioni sul nome Abegg” mostra con quale abilità il compositore tedesco gestisce la scrittura pianistica, alternando passaggi virtuosistici ad altri di delicato lirismo, per chiudere con “Carnaval”, partitura accattivante articolata in 22 pezzi caratterizzati da continui cambiamenti di ritmo, in cui il musicista esprime episodi e sentimenti della sua vita, immaginandoli in una festa di carnevale.
La giornata di sabato 6 inizia con il “concerto a lume di candela” in un luogo suggestivo quale il Museo Oceanografico di Monaco. Centinaia di candele illumineranno la location, creando un'atmosfera magica che farà da cornice al Quartetto Parisii, capace di passare con disinvoltura dal repertorio classico di Haydn e Mozart alle pagine del contemporaneo cileno Francisco Alvarado (classe 1984). In serata (ore 19.00) l’ “immersione backstage” all’Auditorium Rainier III, in cui il pubblico parteciperà ad un percorso guidato dietro le quinte, precede il concerto (ore 20.00) dell’ Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo, diretta da Kazuki Yamada. Un programma corposo, quello proposto dalla formazione monegasca, che inizia con il violinista solista David Lefèvre protagonista della partitura di Rudi Stephan (“Musique pour violon et orchestre op. 4”), compositore tedesco di grande talento morto a soli 28 anni durante la prima guerra mondiale, cui segue un’opera monumentale della storia della musica “Il Canto della Terra”, ultima composizione di Gustav Mahler, definita da lui stesso una "sinfonia per voce di contralto, di tenore e orchestra" con le voci soliste di Marie-Nicol e Lemieux e Pene Pati.
L’incontro tra musica e arti visive sarà protagonista della “passeggiata musicale” di domenica mattina 7 (ore 11.00) al Nuovo Museo Nazionale di Monaco: l’esposizione dell’artista bolognese Pier Paolo Calzolari farà da cornice a 9 prime esecuzioni assolute commissionate dal festival ai compositori Lara Morciano, Samir Amarouch e Eric Monatalbetti. Nel pomeriggio sarà la volta della musica sacra e rinascimentale (ore 16.00 alla cattedrale di Monaco) con il capolavoro di Pierre de La Rue (“Requiem”) interpretata dall’ Ensemble Clément Janequin & Les Sacqueboutiers, specializzati nel repertorio di musica antica. Chiude (ore 19.00) il concerto al Teatro d’Opera di Monaco con due star della musica e del cinema Cecilia Bartoli e John Malkovich, impegnati in un un programma intorno alla figura di Nicola Porpora e dei suoi allievi i castrati Farinelli e Caffarelli.