Un patto tra spedizionieri, carrier, armatori e operatori di logistica per supportare le aziende italiane che fanno commercio estero e frenare la crescita di costi alla quale sono esposte, in seguito ai ricarichi determinatisi con gli attacchi nel Golfo di Aden e nel canale di Suez nonché i conflitti in Ucraina e in Palestina.
Con questo obiettivo ambizioso quanto imprescindibile, si è concluso oggi, a Palazzo Doria Spinola, sede della Prefettura del capoluogo ligure, il roadshow del Forum Italiano dell’Export, il think tank presieduto da Lorenzo Zurino.
Dopo il successo della Kermesse di Courmayeur dello scorso 8 marzo, a 2100 metri di altezza nel famoso Pavillon dello Skyway, il Forum di Zurino ha radunato oggi, 19 aprile 2024, nel capoluogo ligure, alcuni tra i più importanti operatori nazionali (e genovesi) della logistica e della portualità, per un incontro intitolato “Logistica, portualità e geopolitica dell’Export: come gestire la crisi” alcuni tra i più importanti operatori nazionali (e genovesi) della logistica e della portualità, nonché le istituzioni del territorio: il viceministro delle Infrastrutture, Edoardo Rixi, Il Sindaco della Città di Genova, Marco Bucci, l’Assessore della Regione Liguria, Alessio Piana, il Procuratore Capo della Repubblica di Genova Nicola Piacente, Il Prefetto di Genova Cinzia Torraco, il Vice Presidente della X Commissione Attività Produttive alla Camera Ilaria Cavo, ed ancora Big dell'Impresa come Augusto Cosulich della Fratelli Cosulich spa, Stefano Messina di Ignazio Messina Spa, Claudio Andrea Gemme Presidente di Fincantieri Infrastrutture, Riccardo Maria Monti Presidente di Italferr, ed ancora Carlo Nocerino Procuratore della Repubblica di Busto Arsizio, Paolo Piacenza, Commissario Generale dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentaleportuale si sono riuniti nella Città dei Doria, magnifica perla del nostro Mediterraneo, punto nevralgico e strategico per lo sviluppo della nostra economia.
«Abbiamo voluto mettere insieme – ha spiegato Zurino – in uno dei porti più importanti d’Italia e d’Europa, tutte le persone che, direttamente o indirettamente, fanno commercio con l’estero. E da lì noi vorremmo che nascesse un “patto di Genova”. Vorremmo dire ai partecipanti: a fronte delle crisi geopolitiche che stanno facendo nuovamente impennare il costo dei noli container, potete aiutare le imprese esportatrici a fare in modo che non si soffra un aumento così importante e pungente? Ecco perché il patto di Genova è fondamentale».
L’obiettivo, ha proseguito Zurino, «è cercare di fare squadra e di aiutare le imprese. Se si riuscirà a fare in modo che a Genova nasca, grazie, magari, anche al governatore ligure, Giovanni Toti, e al sindaco, Marco Bucci, un patto che possa andare nella direzione di aiutare le imprese a essere competitive, ne trarranno beneficio tutti». E questo a fronte di una situazione per cui, ha sottolineato Zurino, «le previsioni per l’export, nel 2024, non si prefigurano certo a doppia cifra. Vedremo a dicembre ma, di sicuro, questo non sarà un anno brillante».
“È un piacere ed un onore avere ospitato qui a Genova questo Forum” ha affermato il sindaco di Genova, Marco Bucci. “In questo momento storico di profonde sfide e incertezze globali, l'importanza della logistica, della portualità e della geopolitica nell'ambito dell'export diventa più cruciale che mai. La crisi che stiamo attraversando ha amplificato le pressioni sui sistemi di trasporto e sulle catene di approvvigionamento, mettendo in evidenza la necessità di strategie innovative e solide per far fronte a questa sfida senza precedenti.
Le dinamiche geopolitiche influenzano direttamente i flussi commerciali e i rapporti internazionali, creando sfide ma anche opportunità per gli operatori economici. È fondamentale comprendere queste dinamiche e adottare strategie flessibili e adattabili per navigare attraverso un panorama geopolitico in continua evoluzione.”
L’assessore Alessio Piano ha portato i saluti del presidente della Regione. “È importante avere organizzato qui a Genova questo convegno. Bisogna lavorare e fare sistema e un tavolo come quello di oggi dello IEF, che possa favorire l’export tra gli attori della logistica è necessario. Mi attiverò pertanto ben volentieri come amministrazione regionale per supportare questi momenti di confronto.”
Ne conviene Augusto Cosulich, alla guida del gruppo logistico Fratelli Cosulich: «Sono convinto – sottolinea - che il vero motore dello sviluppo economico risieda nel coraggio di superare la propensione ad accumulare profitti e si rivolga, invece, ad abbracciare un approccio che miri a creare nuove modalità di business, con l’obiettivo finale di mettere sul piatto maggiori opportunità di lavoro, per innescare un circolo virtuoso per il Paese».
Il settore della logistica «che io rappresento - prosegue Cosulich - funge da pilastro fondamentale per il successo dell’export. Negli ultimi anni, abbiamo tutti capito l’importanza di avere un sistema logistico robusto e agile, per non perdere competitività. Senza una logistica efficiente, non possiamo aspirare a un export forte e competitivo per l’Italia».
L’Ief a Genova, aggiunge, «rappresenta un’opportunità unica per stabilire un sistema di collaborazione solido tra istituzioni e imprenditori. Reputo che regole chiare e certezze sono fondamentali per incoraggiare gli imprenditori a fare gli investimenti necessari». L’augurio, conclude Cosulich, «è che questo evento possa segnare l’inizio di una maggiore cooperazione e sinergia tra tutti gli attori del settore. Genova, con il suo ruolo strategico nel panorama portuale italiano, merita di essere al centro di questo scambio e confronto».
A conclusione del convegno, il Viceministro RIXI ha dichiarato: “In definitiva, è fondamentale chiarire alcuni concetti. Il continente europeo esporta quasi tutto. L’industria italiana si basa sull’export e questo vuol dire che questo che per noi la catena logistica è fondamentale. Siamo un Paese che vive non solo sulla sua capacità industriale ma sulla sua capacità di poterla rifornire. L’arco tirrenico e ligure hanno alcune criticità, quali ad esempio, gli Appennini. Tutte le merci del continente europeo, in entrata e in uscita, devono passare dal sistema marittimo. La grande scommessa deve essere dunque quella di rinforzare il sistema logistico del Paese. Bisogna superare i colli di bottiglia naturali, quello alpino a nord e quello appenninico a livello tirrenico. Il nostro Paese è l’unico che ha tutte le coste nel Mediterraneo, dunque tanto dipenderà anche dal ruolo che riusciremo a dare nei prossimi anni al Mediterraneo”.