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io_viaggio_leggero | 19 maggio 2024, 07:00

Thailandia in solitaria, intervista a Nunzio: alla scoperta del nord

In questa rubrica troverete anche interviste ad altri viaggiatori, esperienze vissute in prima persona lontano da casa e con lo zaino in spalla. Se hai un viaggio da raccontare scrivi a : ioviaggioleggero@gmail.com

Thailandia in solitaria, intervista a Nunzio: alla scoperta del nord

Nunzio Marcantonio 40 anni, professione ristoratore, separato e papà di due figli. Catanese di nascita ma residente ad Imperia dal 2009, una scelta fatta per amore di una donna; storie d’altri tempi mi verrebbe da dire. La passione per l’avventura e la ricerca di stimoli sono le caratteristiche principali del nostro viaggiatore di oggi.

Parliamo della tua destinazione?

"Sono partito da Milano alla scoperta della Thailandia, volo lungo ed impegnativo, con scalo ad Hong Kong di circa 10 ore a causa di un ritardo. Mi sono sentito un po’ come nel film “Terminal” ma è bastato un piatto di shaoman, ravioli tipici del posto, a risollevarmi il morale per la lunga attesa. Dopo circa 26 ore di viaggio, arrivo finalmente a Bangkok stanco ma felice di essere qui. Prendo un bus pubblico in direzione dell’ostello e dopo 30 km decido di scendere e proseguire a piedi, sfortunatamente da lì a poco arriva un acquazzone; bagnato fradicio fermo un tuk-tuk (taxi tipico dei paesi asiatici)  e mi faccio dare un passaggio".

Inizio in salita?

"Beh un pochino, fa parte del viaggio. Sono situazioni che vanno messe in conto e noi viaggiatori con lo zaino lo sappiamo bene".

Il mondo è grande perché la Thailandia?

"Un piccolo sogno che si realizza dopo averla cercata a lungo, senza trovare il momento adatto prima d’ora. Volevo viverla in solitaria, zaino in spalla e tanta curiosità nel cuore, senza distrazioni e in assoluta libertà".

Il tuo itinerario?

"Dopo una breve sosta nella capitale sono diretto in bus a Chang Rai, nel nord del paese, alla scoperta della Thailandia più selvaggia e meno battuta dal turismo di massa.   Un luogo spirituale, dove i templi buddisti dominano la scena e tra storia e tradizione capitano anche incontri speciali. E’ il caso di Thawan Du Chanee, un pittore e musicista creativo che nella sua Black House realizza ed espone arte naturale in 3D. E poi le “Donne Giraffa” che qui tramandano l’usanza anatomica del collo allungato come simbolo di bellezza, indossando appositi collari a forma di clessidra. Davvero una bella esperienza sopratutto a contatto con i locals. Proseguo il mio viaggio sempre a nord e arrivo a Chang Mai, una perla da visitare assolutamente, un luogo dove mi sono sentito da subito a casa; l’atmosfera è super accogliente e la popolazione è serena e ben disposta nei confronti dello straniero. La musica jazz del North Gate, piccolissimo locale nella via centrale, mi ha stupito e colto di sorpresa; chi l’avrebbe mai detto? Sembra impossibile ma è successo davvero. Soprattutto la visita al Wat Phra Singh, un tempio nel bel mezzo della giungla vera e propria icona del posto, è stata un’esperienza che mi ha toccato nel profondo".

E’ questo il tuo ricordo più bello ?      

"Assolutamente si, la spiritualità autentica e la suggestione del luogo mi hanno regalato un momento indimenticabile della mia vita. Scalzo ho percorso un piccolo sentiero per entrare all’interno e iniziare la meditazione; un’ora trascorsa in silenzio e in connessione con la natura circostante. Una pace interiore mai raggiunta prima d’ora, lontano da tutto e da tutti". 

Prossima tappa?

"Mi sposto nel sud del paese con un volo interno di circa 3 ore e arrivo nella zona di Phuket, località di mare molto famosa soprattutto all’estero. I tramonti mi hanno rapito, le acque cristalline sono state un rilassante naturale, la bellezza delle spiagge e la popolazione molto gentile mi hanno fatto sentire in paradiso. Mi sono chiesto come sarebbe vivere qui in Thailandia? Chissà magari un giorno".

Mollo tutto e mi trasferisco?

"Francamente il pensiero mi è passato per la testa, tutta “colpa” di Vincenzo. Un italiano che vive qui da oltre 10 anni e si occupa di manutenzione su barche da turismo; una vita al caldo, in un luogo meraviglioso e senza lo stress delle nostre città sono tentazioni forti, da tenere lontano. E’ nata un’amicizia profonda ed inaspettata fatta di spontaneità e vissuta a stretto contatto, sono stato ospitato da lui per un periodo. Ogni tanto ci sentiamo e lo ringrazierò sempre per essere stato il mio “Cicerone” sull’isola, un italiano all’estero che ha trovato la sua strada lontano da casa".

La spiaggia più bella?

"Railay, una piccola isoletta raggiungibile solo via mare, dove la vegetazione si spinge a ridosso della spiaggia bianca e riflette le sue palme da cocco sulle acque turchesi che la circondano. La presenza umana è trascurabile ed è concentrata nella via principale ricca di piccoli negozi e bancarelle. Quando si dice staccare la spina, per me è stato esattamente così".

Dove ci porti ora?

"Prima di rientrare in Italia trascorro una settimana nella capitale. Bangkok la definirei una metropoli con due anime; per i suoi grattacieli ricchi di locali esclusivi al 50esimo piano e il cibo di strada protagonista rumoroso a pianterreno. Contraddizioni che convivono in equilibrio perfetto nello stile buddista del paese, in una città molto trafficata e assolutamente piena di vita. Ho visitato anche il quartiere di Chinatown e suoi mercati che ho trovato così simili a quelli siciliani, tanto da scherzare in video chiamata con la mia mamma. Non mi scorderò mai il sapore del pad thai, piatto tipico a base di spaghetti di riso, consumato in un giardino interno con cucina a vista ed annessa galleria d’arte. E poi lo skyline della città ammirato a 360 gradi dall’84esimo piano del Baiyoke. Lascio questo paese straordinario con la consapevolezza di aver fatto la scelta giusta, in questo momento della mia vita".

Oltre un mese lontano da casa, i tuoi figli?

"Mi sono mancati tanto ma non potevo non partire. Avevo la necessità di ritrovare un po’ me stesso per capire cosa fare “da grande” e in quale parte del mondo magari iniziare una nuova vita; arrivavo da un periodo complicato sia personale che lavorativo e sentivo l’esigenza di altri stimoli. Oggi posso dire di aver raggiunto un buon equilibrio e mi sento carico di energia pronto a dedicarmi al lavoro, agli affetti e soprattutto ai miei figli. Le crisi vanno affrontate e superate per cercare di essere migliori anche come genitori, a mio avviso la ricetta deve essere personale perché funzioni". 

 Consigli la Thailandia ?

"Si. Andate soprattutto al nord perchè il cibo è ottimo, la popolazione è molto accogliente e la spiritualità dei luoghi sarà un’ottima compagna di viaggio. In generale non fate troppo affidamento sui trasporti locali, vale per tutta la Thailandia".

Prossimo viaggio ?

"Laos, Vietnam e Cambogia… in moto raid".

 

IN & OUT THAILANDIA

porta con te

  • la pazienza ti servirà
  • dei dollari invece degli euro
  • una giacca antipioggia

Lascia a casa

  • lo stress
  • il mocassino
  • la timidezza
  •  

Valutazione: 4 Zaini

 

Legenda:

 1 zaino (meglio andarci in vacanza )

 2 zaini  (merita il viaggio ma)

 3 zaini  (vale il viaggio)

 4 zaini  (viaggio da non perdere )

 5 zaini  (vale più di un viaggio)

Marco Di Masci

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