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Eventi | 04 giugno 2024, 13:03

Fino al 31 agosto all'Alliance Française di Nuova Delhi la mostra di Houda Bakkali

Tra le opere spiccano lavori ispirati alla Francia, all’Italia e a Monaco

Houda Bakkali

Houda Bakkali

Se c’è un elemento che caratterizza l’arte digitale è la sua capacità di rompere le barriere spaziali, temporali e generazionali. Questo è il concetto che Houda Bakkali trasmette nelle sue nuove mostre ad Abu Dhabi e Nuova Delhi. Due mostre ospitate dall’Alliance Française e che saranno aperte al pubblico nei prossimi tre mesi per godersi sia la versione fisica che quella virtuale, scoprendo quella virtuale e immersiva attraverso la realtà aumentata.

La mostra di Nuova Delhi sarà aperta al pubblico fino al 31 agosto e potrà essere visitata presso la biblioteca dell’Alliance Française. Avrà anche mostre coinvolgenti, realtà aumentata e una galleria virtuale dove si fonderanno creatività e contenuti educativi sull’arte digitale e le nuove tecnologie. Questa mostra cerca di esemplificare il potere dell’arte digitale di rompere i confini, creando sinergie tra pubblici diversi e rendendo l’arte non solo un bene senza tempo, ma anche universale, vicino e comprensibile. Tra le opere spiccano lavori ispirati alla Francia, all’Italia e a Monaco.

“È un grande onore per me condividere la mia arte ad AF Nuova Delhi, in una città piena di amore, calore e gentilezza, colore e futuro, arte e anima. Amo l’India e amo la sua gente. In questa mostra condivido tutta la passione e il ritmo della mia Africa con la magia e la luce dell’India. È un grande onore esporre la mia arte all’Alliance Française, un’istituzione prestigiosa con oltre 140 anni di vita, la migliore rappresentazione della grandezza francese. Tutta la mia gratitudine e il mio amore all’incredibile team AF”, commenta Houda.

“L’arte non ha bisogno di spiegazioni, ti piace o non ti piace. La tecnologia e la tecnica si possono spiegare e apprendere, ma non hanno nulla a che vedere con la creatività, con lo stile che si porta dentro, che è l’unica cosa capace di entrare in contatto con il pubblico. Realizzo opere che fanno cose e fanno accadere le cose. Pertanto, nelle mie mostre mi piace spiegare l’arte che creo. Anche perché il mio lavoro parla di futuro. Cerco gli strumenti che mi permettano di adattarmi a ciò che verrà: tutto o niente o qualunque cosa. Le nuove tecnologie mi permettono ciò che la tela mi limita: cambiare, rifare, ricreare, continuare, iniziare in un modo o nell’altro, aggiungere e rimuovere. Questo è il futuro, imprevedibile e senza limiti, e mi piace immaginare e spiegare io stessa la mia arte, perché nessuno conosce il mio lavoro meglio di me”. Houda Bakkali da anni crea opere riconoscibili, dalle forme semplici, colorate e molto femminili. Un’opera che parla di bellezza, ottimismo e gioia con un omaggio alla donna come protagonista assoluta.

La donna, nel mio lavoro, è mia madre. La mia musa ispiratrice. Non c’è niente di più bello che onorare i nostri genitori. Il suo ricordo mi ispira libertà, bellezza, serenità, affetto, entusiasmo, normalizzazione del mondo, strette di mano, fiducia. Il mio lavoro ha un messaggio, universale e senza tempo: amore per la vita. Non c’è niente di più potente” afferma l’artista. Il messaggio universale che Houda trasmette nelle sue opere ha fatto il giro del mondo, è stato premiato a livello internazionale e ora sbarca ad Abu Dhabi e Nuova Delhi dove il colore del suo lavoro e la sua visione piena di speranza della vita già inondano le sedi delle alleanze francesi.

Queste mostre rappresentano la continuazione di un nuovo ciclo, con nuove persone e anche con chi c’è sempre stato. Entrambe le mostre mi riempiono di emozione perché sono realizzate con tanto amore, tanta professionalità e tanta voglia di divertirsi. Oltre ad essere in due città diverse come Abu Dhabi e Nuova Delhi: è meraviglioso, due destinazioni che adoro e nelle quali i miei lavori si fondono, si alimentano a vicenda, mi permettono di avvicinarmi a nuove culture, incontrare altre persone, partecipare ad altri dibattiti, ascoltare altre storie, è un grande privilegio, un apprendimento che apre la mente al mondo, che umanizza e genera quell’amore per la vita. Oltre all’onore di avere il mio lavoro in una delle istituzioni più riconosciute in Francia, con più di 140 anni di storia e una cultura magnifica, inclusiva, veramente diversificata e di indiscutibile qualità”.

Cesare Mandrile

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