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Politica | 09 giugno 2024, 20:07

Primo effetto delle Europee, Macron scioglie l’Assemblée Nationale

I francesi chiamati alle urne il 30 giugno per il primo turno

Jordane Bardella, leader alle Europee per il Rassemblement national

Jordane Bardella, leader alle Europee per il Rassemblement national

Aggiornamento delle 21,03

Emmanuel Macron alle 21 è comparso a reti unificate per annunciare che la gravità della situazione richiede un chiarimento immediato.

Ha comunicato la decisione di sciogliere l’Assemblée Nationale: la Francia andrà al voto il 30 giugno 2024 per il primo turno e la settimana successiva per il ballottaggio.

Una decisione dura quanto coraggiosa, che vuole impedire che la Francia piombi in una situazione di emarginazione e che non sia costretta di dibattersi in una situazione di immobilismo.

La decisione piomba nel pieno dello scrutinio dei voti e sottolinea la drammaticità della situazione e anche la determinazione del Presidente della Repubblica.

 


Aggiornamento delle 20,07

La destra di Jordan Bardella e di Marine Le Pen conquista, in modo chiaro, il primo posto alle elezioni europee in Francia.

I primi exit poll, che si basano anche su dati certi che derivano dai seggi delle località minori che hanno chiuso alle 18, assegnano al  Rassemblement national il 31,5%.

I dati, indicano al secondo posto, con il solo 15,2% la lista che si rifà ad Emmanuel Macron tallonata, e questa è la grande sorpresa, dai socialisti di Place Publique (14 %) che raddoppiano i voti rispetto a quattro anni fa.

Dati questi che, se letti in chiave maggioritaria, sistema elettorale che caratterizza le legislative, indicano un sostanziale pareggio tra le due componenti che da anni caratterizzano la politica francese.

Si riaffacciano, dunque, i socialisti sulla scena politica e nelle prime dichiarazioni non fanno mistero delle ambizioni per il futuro prossimo francese.

Seguono, sempre con percentuali superiori alla barriera del 5%: La France Insoumise (sinistra) con l’8,7%,   Les Républicains (destra) col 7,2 e Reconquête (estrema destra) col 5,5%.

Poi i verdi che, col 5,2% assegnato dagli exit poll, dovranno attendere fino all’ultimo per sapere se otterranno o meno dei seggi.


Beppe Tassone

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