Il 17 gennaio 2018, la Cassazione ha pubblicato la sentenza n. 975/2018, che ha stabilito un principio fondamentale per la tassazione dei trasferimenti di beni in trust: questa deve essere fissa e non proporzionale ma cosa significa e perchè cambia tutto? abbiamo chiesto un parere al notaio Enzo Becchetti per comprendere bene i vantaggi.
Questo giudizio rappresenta una svolta significativa nel panorama fiscale italiano, in quanto chiarisce un punto controverso sulla tassazione applicabile ai trust, uno strumento sempre più utilizzato nella gestione patrimoniale e nella pianificazione successoria.
Questi temi del diritto sono complessi e vanno affrontati assieme ai professionisti esperti della materia come notai, commercialisti ed avvocati. Per questo abbiamo chiesto il parere di un notaio da generazioni. Enzo Becchetti .
Il contesto normativo e fiscale
Il trust immobiliare è uno degli strumenti più sofisticati per la gestione dei beni immobiliari e la protezione patrimoniale.
Esso permette la separazione della proprietà legale dalla proprietà effettiva, offrendo vantaggi in termini di sicurezza e tutela dei diritti del beneficiario.
La sentenza della Cassazione ha quindi un impatto rilevante, poiché stabilisce che il trasferimento di beni in un trust deve essere soggetto a tassazione fissa, eliminando l'incertezza che poteva derivare dall'applicazione di imposte proporzionali.
La parola agli esperti
Commentando la sentenza, il Notaio Enzo Becchetti, noto esperto di trust immobiliare, ha dichiarato: "La decisione della Cassazione rappresenta un passo avanti significativo per la chiarezza normativa in materia di trust. Stabilire che la tassazione deve essere fissa e non proporzionale è un elemento fondamentale per chiunque desideri utilizzare questo strumento con la certezza del quadro fiscale applicabile" .
Inoltre il Notaio Becchetti sottolinea i benefici derivanti dall'utilizzo del trust immobiliare: "Grazie al trust immobiliare, i diritti di proprietà possono essere adeguatamente protetti e preservati nel tempo. Questa forma di organizzazione permette di trasferire la titolarità di beni immobiliari ad una società fiduciaria, che agisce nell'interesse del beneficiario designato, garantendo una maggiore sicurezza e tutela" .
Concludendo, il Enzo Becchetti aggiunge: "La sentenza della Cassazione non solo chiarifica l'aspetto fiscale legato ai trasferimenti in trust, ma rafforza anche la percezione di affidabilità e stabilità dell'utilizzo dei trust immobiliari per la gestione patrimoniale e la pianificazione successoria" .
Implicazioni pratiche
La sentenza 975/2018 avrà sicuramente delle ripercussioni significative sulle scelte dei professionisti legali e dei consulenti fiscali nel consigliare i propri clienti sulla gestione patrimoniale.
La certezza di una tassazione fissa rende il trust uno strumento ancora più attraente per chi vuole garantire la protezione e la gestione efficace dei propri beni immobiliari.
Inoltre, questa chiarezza normativa potrà incentivare una maggiore adozione dei trust immobiliari nel futuro.
Oltre la Sentenza: Il Futuro dei Trust Immobiliari in Italia
I Vantaggi dei Trust nella Pianificazione Patrimoniale
In un contesto dove la pianificazione patrimoniale è sempre più importante, i trust immobiliari offrono numerosi vantaggi.
Prima di tutto, consentono la protezione del patrimonio da eventuali future richieste di creditori e garantiscono una gestione oculata dei beni inseriti nel trust.
Non meno rilevante è la possibilità di pianificare la successione in modo preciso, assicurando che la volontà del disponente venga rigorosamente rispettata.
"Il trust non è solo uno strumento di protezione patrimoniale, ma anche un mezzo per gestire la successione in modo chiaro e sicuro. Offre la possibilità di vincolare beni e risorse in favore dei beneficiari in modo da evitare lacerazioni e contestazioni tra gli eredi" ha spiegato il Notaio Enzo Becchetti.
Comparazione Internazionale
La recente sentenza della Cassazione ha allineato l'Italia ad altre giurisdizioni dove i trust sono largamente utilizzati e godono di una tassazione fiscale favorevole.
Paesi come il Regno Unito e gli Stati Uniti hanno una lunga tradizione nell'uso dei trust, beneficiando di un quadro normativo e fiscale consolidato.
L'Italia con questa sentenza ha fatto un passo importante verso una maggiore competitività in ambito europeo e globale.
Secondo il Notaio Becchetti, "L'Italia sta andando nella giusta direzione. Offrire una chiara normativa sui trust e una tassazione fissa è un passo essenziale per attrarre investimenti internazionali e per consentire ai cittadini italiani di usufruire al meglio di questo strumento giuridico".