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io_viaggio_leggero | 14 luglio 2024, 07:00

Imperia - Limone, intervista a Lisa: a piedi lungo la 'Via del Sale'

In questa rubrica troverete anche interviste a “Camminatori”, un omaggio al trekking per il suo fascino senza tempo. Luoghi da scoprire, percorsi emozionanti, incontri inaspettati in Italia e in giro per il mondo. Se hai un’ esperienza da raccontare scrivi a: ioviaggioleggero@gmail.com

Imperia - Limone, intervista a Lisa: a piedi lungo la 'Via del Sale'

Lisa Corradini 30 anni, appassionata di montagna tutto l'anno, ha deciso di affrontare una sfida particolare: percorrere a piedi il tragitto da Imperia a Limone. La passione per il trekking e la voglia di superare i propri limiti sono gli stimoli necessari per affrontare quest’avventura, come dice lei stessa.

Raccontaci ?

Un’esperienza unica che mi ha portato a trascorrere notti in tenda, ad ammirare paesaggi mozzafiato e a camminare in un gruppo di sconosciuti, accomunati dalla passione per la montagna. Nel 2022 e nel 2023, ho percorso il tratto da Imperia a Limone in quattro giorni; quest’anno invece ho deciso di affrontare una sfida ancora più impegnativa, la versione HARD in soli tre giorni. Da molti anni l’evento è organizzato dall’Associazione MY e seguito direttamente da Alessandro Bellotti, l’ideatore del progetto. Accompagnati da guide esperte lungo l’antica Via del Sale”, i camminatori possono vivere un’avventura incredibile, faticosa ma terribilmente emozionante.

Partenza ? 

Ore 6.30, raduno e foto di rito in Piazza Dante ad Imperia; il primo tratto prevede la salita al colle dei Bardellini e il superamento del Monte Acquarone, sulle alture di Lucinasco. Lungo lo stradone prima del passo del Maro, ci aspetta il pranzo preparato dallo staff e una pausa per ricaricare le batterie. Dopo un panino e un paio di barrette, affrontiamo la salita del Monte Grande quando inizia la nebbia, seguita da qualche tuono e, all'improvviso, comincia a piovere. La temperatura scende e si alza il vento, quindi mettiamo la giacca impermeabile e il poncho per proseguire; il cammino è ancora lungo per raggiungere il campo base, non è il momento di fermarsi. Potrebbe sembrare un grosso problema, in effetti un po’ lo è stato ma in realtà ha rappresentato anche una situazione molto suggestiva; personalmente ero eccitata dall’imprevisto e carica di tanta energia. La prima giornata di camminata si conclude nel fiabesco bosco di Rezzo.

Prima parlavi di campo base ?

Esatto. Appena prima del colle della Mezzaluna, abbiamo trovato un campo tendato perfettamente attrezzato grazie al nostro staff di supporto; siamo stati accolti con un piccolo aperitivo, la possibilità di fare una doccia e uno splendido piatto di Zemin” preparato dalla Pro Loco di Rezzo. Notte in tenda, dove il silenzio è interrotto solo da qualche mucca al pascolo, in un’atmosfera unica per il contatto diretto con la natura. Di buon mattino, dopo una colazione energetica a base di caffè, pane di Triora e marmellata locale, ci dirigiamo verso il colle del Garezzo.

Difficile l’esperienza in un gruppo di sconosciuti ? 

Non è semplicissima ma assolutamente fattibile. Le differenze nel passo, le preferenze personali e soprattutto le abitudini possono essere da ostacolo; tuttavia, per quanto mi riguarda sono riuscita ad avere un buon rapporto con tutti, cercando di essere versatile e curiosa nei confronti della diversità. In un’ avventura di alcuni giorni, la condivisione è fondamentale e può rappresentare un grande banco di prova per ognuno di noi, oltre ad essere una occasione di crescita personale.

Ora dove ci porti?

Sul monte Frontè e devo ammettere che salendo sono rimasta particolarmente colpita dal paesaggio, così diverso dal recente passato. Normalmente ad agosto, il terreno era secco con pietre a vista; quest’anno, a fine giugno, invece mi ha stupito l’ambiente ricco di verde e con un soffice tappeto per alleviare i talloni. Una bellissima sorpresa per me! Poi una serie di saliscendi per arrivare quasi in vetta al monte Saccarello dove, al rifugio La Terza, facciamo un “pit stop" veloce. Con le borracce belle cariche, continua la sfida: prima al passo Tanarello, a seguire il Monte Missun e il Monte Bertrand. La vista è mozzafiato, il cielo è azzurro e l’aria fresca di montagna rigenera le gambe e il cuore; le Alpi Liguri sanno regalare un paesaggio unico a due passida casa. In basso a centro valle, sulla strada militare, le moto percorrono l’antica Monesi-Limone e noi quassù sogniamo ad occhi aperti. In serata arriviamo al Rifugio Don Barbera, dove ci aspettano nuove emozioni.

Parliamo del Rifugio ?

Il Don Barbera è un luogo magico dove sentirsi liberi. L’assenza di segnale per i cellulari, il paesaggio incontaminato e la frugalità della situazione rendono veramente l’animo leggero . Lo stretching con la vista a 360 gradi sul parco delle Alpi Liguri e l’allegria dello staff, pronto ad accoglierci con una canzone inedita, sono state emozioni straordinarie. (…) In alto si va/ senza paura/ anche Rocco lo sa/ che qui si fa dura.. (…) è stata la colonna sonora del nostro cammino dell’edizione HARD; un momento divertentissimo fatto di sorprese e doppi sensi, dove il coinvolgimento del gruppo è stato memorabile.

Come si conclude l’avventura ?

Mattino ore 7 colazione e ultimo tratto, prima di partire foto ricordo e ancora uno snack da mettere nello zaino; avanti senza paura verso la meta, manca poco. Saliscendi lungo i pascoli verdi Piemontesi fino alla ripida discesa del Vallone di S. Giovanni, da dove finalmente scorgiamo Limone! Pranzo in paese e poi subito alla stazione dove il treno ci riporta ad Imperia, stanchi ma entusiasti.

In queste tre edizioni, il tuo ricordo più bello ?

Durante la mia prima partecipazione una notte, sotto un cielo stellato illuminati solo dalla luna, abbiamo esplorato l'universo con un’accurata spiegazione delle costellazioni; poi siamo partiti alle tre del mattino per ammirare l'alba sul Marguareis, un'esperienza incredibile. Il ritorno, con la discesa dal monte alle prime luci del giorno è stato un momento di pura magia, perché osservare il risveglio della natura con i “Camosci” spuntare all’improvviso, ci ha lasciati senza fiato. In questo luogo da favola, i problemi sembrano lontani, relegati laggiù in basso; mi sono sentita libera, carica di energia e incredibilmente forte. È una sensazione che rimane con te, un ricordo indelebile di pace e di vera connessione con il pianeta.

Un consiglio a chi volesse fare L’Imperia Limone?

Preparatevi, allenate le gambe ma soprattutto la testa; un trekking di tre o quattro giorni mette alla prova la tenuta mentale e la capacità di gestire la fatica; una bella sfida con se stessi, dove non c’è nessuna gara con gli altri. Un’esperienza da provare almeno una volta nella vita.


Prossima Avventura ?

I 4 Giganti ”(Monte Bianco - Cervino - Monte Rosa - Gran Paradiso), per vivere l’emozione di camminare tra le vette più alte d’Europa; una sfida impegnativa da preparare con passione e sacrificio, alla ricerca di nuovi limiti da superare.

 

IN & OUT IMPERIA - LIMONE


porta con te

  • Una tazza per brindare

  • Un binocolo, ne vale la pena

  • La spensieratezza

Lascia a casa

- Il phon per i capelli

  • Le pantofole

  • L’ essere frenetico



Valutazione : 5 zaini


Legenda:

1 zaino (non vale il viaggio )

2 zaini (meglio andarci in vacanza )

3 zaini (vale il viaggio ma..)

4 zaini (viaggio da non perdere )

 

5 zaini (vale più di un viaggio)

Marco Di Masci

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