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Per l'ultimo appuntamento, giovedì 8 agosto, stupitevi con l'esecuzione del Concerto per pianoforte e orchestra in sol minore di Dvořák da parte del giovane pianista Mao Fujita, che ha accompagnato l'orchestra nella sua trionfale tournée in Giappone lo scorso maggio. Diretti da Petr Popelka, direttore musicale dei Wiener Philharmoniker dalla prossima stagione, viaggerete anche nel cuore degli incantevoli paesaggi delle rive del Reno con la Sinfonia n. 3 "Renana" di Schumann.
Il Concerto per pianoforte e orchestra in sol minore fu il primo dei quattro concerti di Dvořák. Segna una certa rottura nello stile del compositore, soprattutto nella scrittura, in cui si avverte la preponderanza del classicismo viennese. Scritto rapidamente tra l'agosto e il settembre del 1876, il concerto ricevette critiche favorevoli alla sua prima esecuzione a Praga nel 1878 da parte del pianista ceco Karel Slavkovsky.
Questo concerto, classicamente diviso in tre movimenti, rivela un Dvořák più sensibile alla vena melodica popolare che a quella popolare. Il pianoforte appare qui come una guida, che si fonde con l'orchestra piuttosto che opporsi ad essa, rivelando il compositore come un fervente sostenitore della parità di trattamento tra pianoforte e orchestra, seguendo l'esempio di uno Schumann.