Questa volta Danilo Radaelli, pedalata dopo pedalata, ci porta alla scoperta di luoghi dove vennero combattute battaglie importanti.
Inforcata la bicicletta e raggiunto Saint Jean de la Rivière, prosegue alla volta di la Bollène Vésubie e, da qui, affronta il “mitico” col de Turini per poi salire ancora più in alto all’Authion.
Luogo dal quale si dipana il circuito che consente il giro completo della montagna: si scorgono le casermette ed anche resti dei combattimenti.
Ottima anche la vista: si scorgono alcune cime dalla Gordolasque alla Valle delle Meraviglie e scorgere la zona chiamata tre comuni e la “Vacherie”, una baita dove pascolano parecchie mucche.
Quindi ancora casermette e bunker, tra i quali quello chiamato l’Osservatorio.
Da dove si arriva al punto più alto a 1960 metri d’altezza sempre in mezzo a casermette e fortificazioni.
L’Authion
Le Alpi Marittime sono forgiate dagli sconvolgimenti della storia e molti segni del passato sono ancora visibili oggi.
Ciò è particolarmente vero per vari luoghi della valle della Vésubie, tra i quali l’altopiano dell’Authion (Col de Turini).
Questo altopiano si trova a 2080 metri di altitudine, nel cuore del parco nazionale del Mercantour.
Ospita le rovine di un campo fortificato, costruito fra il 1877 e il 1940.
Si trattava di un collegamento strategico nella linea di difesa alpina contro la vicina Italia.
Le fortificazioni dell’Authion fermarono così l’offensiva italiana nel 1940.
Ma nel 1944 il sito venne occupato dai tedeschi.
Il 9 aprile 1945, il generale de Gaulle venne di persona a Nizza per annunciare l’offensiva sull’Authion che venne liberato dopo due settimane di intensi combattimenti che fecero diverse centinaia di morti.
Visitandolo si scoprono diversi fatti storici che vi ebbero luogo qui: si ripercorrono così le varie battaglie combattute su questi alti pascoli.
Il sito è grandioso e si gode anche di uno straordinario panorama a 360° sulle valli e le cime del Mercantour.