Nizza si appresta a battere un record piuttosto preoccupante, quello delle notti tropicali e dei giorni nei quali la colonnina del termometro non è scesa sotto i 30°.
Di che preoccuparsi, soprattutto per il “vivre mieux” dei propri abitanti e per la loro salute, di qui l’accelerazione su un piano che costituisce uno dei punti forti dell’amministrazione Estrosi.
Quello di incrementare sempre di più il verde in città, di raggiungere l’obiettivo di un albero per ogni abitante (ad oggi il calcolatore che appare sulla prima pagina del sito internet della città di Nizza ne conta 118 663 su 280.000 che è l’obiettivo finale) e soprattutto di attuare il criterio conosciuto come “3 – 30 – 300”.
Questo criterio, fatto proprio da Barcellona ed Atene, è stato indicato da uno scienziato olandese, Cecil Konijnendijk, prevede che la qualità della vita e il benessere possano essere raggiunti rispettando almeno uno dei tre obiettivi:
- Vedere, dalla finestra di casa, almeno 3 alberi;
- Vivere in un quartiere che riserva al verde almeno il 30% del proprio territorio;
- Abitare a meno di 300 metri da un “polmone verde”, da un parco o da un impianto sportivo.
Secondo gli studiosi dell’Università di Nizza, anch’essi preoccupati per la crescita delle malattie polmonari e cardiache e, soprattutto, degli ammalati di cancro alle vie respiratorie, l’unico verso obiettivo che la scienza ha dimostrato essere funzionale alla qualità della vita è quello del 30% di verde nel proprio quartiere.
Si tratta di un obiettivo difficilmente raggiungibile nell’iper centro di Nizza, che prevederebbe l’abbattimento di un palazzo su tre, ma gli altri due possono essere raggiunti.
Proseguono intanto i lavori di realizzazione del secondo lotto della Promenade du Paillon e la piantumazione di nuove piante.
Ed anche quella di rendere nuovamente permeabili gli spazi pubblici per combattere gli eventi climatici estremi, non sprecare l’acqua piovana ed anche combattere i cambiamenti climatici.