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Ambiente | 14 settembre 2024, 19:00

Alpes Maritimes: alla scoperta del territorio. Touët de l’Escarène e dintorni (Foto)

Montecarlonews propone luoghi, itinerari, passeggiate alla scoperta del Dipartimento delle Alpi Marittime. Le foto sono di Danilo Radaelli

Touët de l’Escarène e dintorni -Fotografie di Danilo Radaelli

Touët de l’Escarène e dintorni -Fotografie di Danilo Radaelli

Nuova tappa del tour che Danilo Radaelli sta compiendo per Montecarlonews per “documentare” le bellezze del Sud Est francese.

Questa volta la meta è stata Touët de l’Escarène, da dove la pedalata è proseguita alla volta del Col de Braus, per poi ripiegare su Sospel a causa della chiusura temporanea, dovuta ad una manifestazione sportiva, della strada che conduce al Col de Turini.

Il colle affrontato è quindi stato quello del Vescavo per poi giungere a Breil sur Roya, ricaricare la batteria della bicicletta e fare rientro a Nizza.



Touët de l’Escarène
Situato a 21 km da Nizza e ad un'altitudine di 450 metri, il villaggio di Touët de l’Escarène ha le sue origini in una casa di rifugio stabilita ai piedi del Col de Braus dove si fermavano i viaggiatori.

Divenuto casale, dipese dal comune vicino finché i Savoia lo istituirono in comune autonomo per porre fine ai dissensi di cui era soggetto tra le diverse baronie.

La popolazione allora viveva prevalentemente di agricoltura.
Il clima mite d'inverno e fresco d'estate nonché l'abbondanza di acqua hanno consentito di produrre vino, oli, cereali e ortaggi di ogni tipo.



La revoca dell'editto di Nantes da parte di Luigi XIV nel 1685 portò all'esilio dei protestanti in luoghi isolati e poco frequentati.

Fu in questo periodo che vennero create per la prima volta due grandi grotte che dominano la valle del Redebraus.

L'Arbella e i Pagani diventano allora fortezze sospese nel vuoto, con una vera e propria organizzazione interna (bacino d'acqua, percorso di vedetta, sala di preghiera, ecc.).

Nel 1786 il feudo fu acquistato dall'avvocato Raphaël Miloni ed eretto a baronia.
Dopo la Rivoluzione, il villaggio divenne il rifugio dei barbet che si nascondevano nelle grotte abbandonate dai protestanti.

Nel 1833 nacque a Touët de l'Escarène Henri Sappia, studente del Real Collegio di Nizza, dottore in lettere, dottore in giurisprudenza e filosofia presso le università di Napoli e Torino. Questo studioso della Contea di Nizza si infiammò alle idee di Mazzini e alle imprese di Garibaldi.

Nel 1890 fondò la rivista di Storia di Nizza che diresse e di cui fu redattore principale, rafforzata dalla creazione nel 1904 della famosa ''Academia Nissarda'' ancora vivissima dopo più di un secolo di esistenza in particolare per le sue ricerche e articoli sui Barbet, i Grimaldi, gli illustri nizzardi, la sua verve piccante e il suo umorismo feroce.

Una targa commemorativa identifica la sua casa natale situata nel cuore del paese.

In un ambiente verde e tranquillo, il villaggio offre ricchezze ambientali e architettoniche tipiche dell'entroterra nizzardo, con le sue fontane, le sue volte, il suo lavatoio in pietra, la sua chiesa del XVI secolo, il frantoio diventato luogo di cultura, il suo pane antico forno trasformato in ristorante.

A nord, i quartieri Revel e Albera offrono un magnifico panorama sulla valle e numerosi sentieri permettono escursioni a piedi e in mountain bike.

Le molteplici attività che vi si svolgono e l'atmosfera particolarmente calda ed accogliente contribuiscono a rendere questa tipica cittadina un luogo molto accogliente.


Beppe Tassone

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