/ Immobiliare

Immobiliare | 16 ottobre 2024, 08:00

Lo stato di fatto, documento indispensabile quando si affitta

Ogni mercoledì Montecarlonews dedica un articolo al settore immobiliare, perché essere informati è meglio. Una rubrica al “vostro servizio”

Lo stato di fatto, documento indispensabile quando si affitta

Ogni volta che un inquilino lascia definitivamente l'alloggio deve essere effettuato, indipendentemente dal contratto di locazione, un inventario di uscita: in Francia assume il nome di “état des lieux”.

L' état des lieux al momento della partenza deve essere realizzato nella stessa forma dell'inventario redatto al momento dell’ingresso del locatario.

Il documento più diffuso in questo ambito è quello che presenta, per ogni stanza dell'alloggio, la parte “all'ingresso dell'inquilino” e quella “all'uscita dell'inquilino”.

La forma è indifferente: sia per iscritto su supporto cartaceo, sia in formato elettronico.

Unico vero vincolo: al momento della firma, l'inventario deve essere consegnato all'inquilino e al proprietario (o al suo rappresentante) di persona o in formato elettronico.

Dal punto di vista organizzativo, è preferibile fare il punto sui locali quando vi è una efficiente illuminazione, così da non perdere nessun dettaglio importante.

È imperativo che l’état des lieux non venga sottoscritto in caso di disaccordo ed è indifferente essere inquilino o proprietario: il diritto di contestare l’inventario di uscita appartiene a tutte e due le figure.

Quando non si è d’accordo sul contenuto dell’état des lieux occorre indicare analiticamente le ragioni per le quali non si concorda con quanto riportato.

Inoltre, non bisogna firmare qualora manchino informazioni importanti: per indicare analiticamente le ragioni della mancata firma è consigliabile fare riferimento allo stato dei luoghi redatto all’ingresso.

Proprio dallo stato dei luoghi sottoscritto all’ingresso dell’inquilino occorrerà fare riferimento per determinare le responsabilità di ciascuna persona nel deterioramento dell’abitazioni.

Il concetto di obsolescenza nell'affitto è stato introdotto dalla legge Alur per comprendere e distribuire meglio le riparazioni che sono a carico dell'affittuario o del proprietario.

Tecnicamente la grille de vétusté è un documento allegato all'inventario di entrata.

Le informazioni riportate sono impostate dal proprietario e dall'affittuario: insieme indicano per elettrodomestici, vernici e mobili quali apparecchiature sono interessate da obsolescenza, la loro durata di vita stimata, la durata della franchigia, un tasso di riduzione annuale e una quota residua.

Così da poter stabilire facilmente, in sede di inventario d'uscita, il danno imputabile all'inquilino e quello dovuto al degrado.

Se non si è fatto al momento dell’ingresso dell’inquilino, per il proprietario le “carte da giocare” diminuiscono sensibilmente.





Beppe Tassone

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium