Altre notizie - 26 ottobre 2024, 08:10

Cambio dell’ora in arrivo, rimedi scaccia malinconia

Riposo e nuovi progetti servono a contrastare la stanchezza e la malinconia

Ora legale, addio. Con il ritorno all’ora solare, la lancetta si sposta indietro di un’ora nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre: alle 3 saranno di nuovo le 2. Nel 2024 quasi tutti i dispositivi lo fanno in automatico, ma mai dire mai. (Poi non dite che non vi avevamo avvisati…).

E se in molti si rallegrano dell’ora di sonno in più, sono di più quelli che già paventano un calo di energie psicofisiche per via delle lunghe ore di buio e del clima rigido e piovoso. L’effetto è quello di un mini jet lag da smaltire nel tempo.

Con il cambio dell’ora spesso arriva la malinconia. In effetti, via via che le giornate iniziano ad accorciarsi, diversi soggetti, spesso persone super sensibili e, in prevalenza, donne, accusano episodi più o meno forti di depressione, tristezza, apatia (tanto che gli esperti parlano di malinconia stagionale). Roba da farci uno spin-off di Inside Out 2.

L’ora legale tornerà domenica 30 marzo 2025, ma purtroppo è davvero troppo presto per pensarci.

Per chiunque temesse il mal d’autunno (e poi, forse ancora di più, il mal d’inverno), gli esperti ci spiegano che cosa succede nel nostro organismo e nella nostra psiche con il cambio dell’ora e ci danno qualche buon consiglio per mantenere l’umore alto e sentirsi energici, sereni e attivi nonostante buio, pioggia e freddo.

Il ritorno all’ora solare ci coglie nel periodo dell’anno in cui siamo più vulnerabili. In autunno ci esponiamo sempre meno alla luce, quindi il nostro organismo produce meno serotonina, il cosiddetto ormone del buonumore e, in generale, i nostri ritmi biologici devono adattarsi alle nuove condizioni ambientali. I sintomi più ricorrenti sono l’aumento della sonnolenza, e in generale, difficoltà a godere di un sonno ristoratore. Poi, irritabilità, stanchezza, senso di malinconia, difficoltà a concentrarsi, maggiore desiderio di carboidrati.

Non c’è molto da fare in questa fase dell’anno se non assecondare il rallentamento della natura per ritrovare lentamente un proprio ritmo, consono a questo cambiamento. Chi incontra difficoltà a concentrarsi dovrà cambiare la propria agenda, darsi più tempo, calibrare gli impegni alle energie.

Poiché siamo molto sensibili ai ritmi della natura, quando la natura si riposa, si ferma, anche noi avvertiamo un senso di vuoto, di stasi, che rende inclini alla malinconia. Dunque, se da una parte va bene assecondare questa stasi, dall’altra può essere il momento opportuno per elaborare e ricercare dimensioni che stimolano il piacere e che ci diano il senso della progettualità. Può essere la scrittura del diario, o magari seguire un corso per imparare qualcosa di nuovo, o coltivare hobby. Di fronte alla natura che si spegne, teniamo accesa una fiammella che ci accompagni durante l’inverno.

Le giornate sono più corte, dunque, approfittiamo di ogni momento per esporci alla luce del sole: facciamo la pausa pranzo su una panchina assolata, o almeno una passeggiata nelle ore centrali del giorno. La luce artificiale è solo un surrogato della luce del sole.

Questo è tutto, se poi voi avete delle soluzioni già collaudate, fatecelo sapere!

Silvia Gullino