Il festival Ovni (sigla che indica Oggetti Video a NI-zza) é stato inaugurato da poco al Musée de Beaux Arts e chiuderà i battenti il 1° dicembre.
Si svolge a Nizza e dintorni, in musei, in nuovi spazi per la cultura, in luoghi completamente insoliti.
Quasi impossibile trovare un itinerario che colleghi tutti questi punti della costellazione Ovni: non vi è che l’imbarazzo della scelta per gli appassionati di video d’arte o per chi vuole fare piccoli percorsi cittadini a sorpresa o brevi trekking nella stagione dei profumati fiori gialli.
Da una mostra all’altra …
Appassionata di video d’arte e di natura, ho scoperto per caso l’itinerario profumato che si dipana da una caverna preistorica di Nizza alla grotta Thesis sotto i bastioni della cittadella di Villefranche.
Dalla parte della gente, questa volta sarà meno ‘people’ perché le due mostre erano state inaugurate il giorno prima.
Conoscete le grotte del Lazaret, sotto il Mont Boron?
Il giardino fitto di verde, gli spazi didattici, ma soprattutto la vera grotta della preistoria, un viaggio nel tempo.
Come dice la cartolina del luogo: “changez d’ere! (cambiate era! O aria…)
All’interno della grotta (dopo l’animazione video molto suggestiva e informativa) eccoci catturati dai colori e dai suoni immersivi dell’Ovni.
Geremy Griffaud, ci catapulta nel suo mondo colorato, alle origini della vita vegetale.
Ci si dimentica di respirare nessuna foto o video può restituirlo. Il giovane artista presenta un secondo Ovni al Musée Chagall.
Uscendo da questo giardino, con i primi fiori gialli, una scalinata (come ce ne sono tante a Nizza), immersa negli stessi fiori giallo oro.
Si può arrivare da qualche parte? A Villefranche? sì. Seguendo questo itinerario profumato fino all’uscita, c’è il cartello “giardino della pace”.
Poi la scelta tra la pista panoramica ciclabile/pedonale e il sentiero lungomare.
Imbocco il sentiero lungomare di rocce e alti scalini.
Il mare di fiori gialli tocca il mare: profumi naturali, odori di barbecue, musiche di radio, bagnanti, pescatori, mare blu e turchese verde, una nave da crociera più alta di Cap Ferrat…
Entrando nella Cittadella (con i colori rossicci dell’autunno) ci sono delle grotte sotto i bastioni “Tethys”.
Lo spazio delle sculture a tutto tondo di Volti.
Ora le sculture sono in restauro. Le grotte diventano lo spazio per l’immaginario di un’artista della Lituania.
Emilija Skatnulyte (un nome già noto, difficile da pronunciare) ci fa immergere nell’antro di una sirena della mitologia greca, con videoproiezioni sulle pareti, su schermi, su foto, oggetti, luci e suoni provenienti da un mondo misterioso, tra cielo e abissi… con un certo humour.