Per la sua prima mostra monografica in Francia, Emilija Škarnulytė, artista visiva e video maker nata nel 1987 in Lituania, ha scelto La Citadelle, Centre d'art & Musées de Villefranche-sur-Mer.
L’occasione per proporre, fino al 26 gennaio 2025, le sue esplorazioni alla scoperta del nesso metaforico tra cielo e mare.
Škarnulytė è fra i giovani artisti lituani più apprezzati a livello internazionale: si è aggiudicata sia il Prix d’art Future Generation che il Taurus Prize for Visual Arts.
Il suo lavoro è già stato oggetto di diverse mostre, tra le quali la XXII Triennale di Milano ed una personale alla Tate Modern di Londra.
Škarnulytė tematizza in un modo che è allo stesso tempo potente e innovativo le strutture invisibili che danno forma alla vita sulla terra, dal cosmico al geologico, dall’ecologico al politico.
La sua ricerca è iniziata nei freddi mari del Nord Europa, e solo di recente ha iniziato a rivolgersi ed addentrarsi nell'immaginario mediterraneo, durante i suoi soggiorni a Napoli, Genova e Villefranche-sur-
Mer.
Al centro del suo lavoro c'è il mare e la dimensione performativa che ne deriva, con la figura della Sirena, essere ibrido, incarnata dall'artista stessa, che ha effettuato anche delle immersioni in apnea, documentate nei sui lavori.
Nella Cittadella di Villefranche-sur-Mer, un edificio militare del XVI secolo a forma di stella, Emilija Škarnulytė ha avuto carta bianca per presentare il suo lavoro che verte sulla nozione di profondità, del mare come del cielo, legati alla figura della divinità Tethys, che l'artista, in dialogo con i curatori, ha deciso di promuovere.La mostra è organizzata in occasione della Saison de la Lituanie en France 2024.