Visita riservata alla Stampa della mostra «Francisco Tropa, paésine» mercoledì 4 dicembre alle 13.30 Villa Paloma, al 56 boulevard du Jardin Exotique. Per la mostra, curata da Célia Bernasconi, l'artista Francisco Tropa ha creato all'interno di Villa Paloma una decorazione fatta di roccia, acqua e luce.
Attraverso una continua sperimentazione della materia, Francisco Tropa sviluppa un pensiero analogico del minerale e dell'organico, del naturale e dell'artificiale. Ci propone di percorrere le sale di un luogo precedente all'invenzione dei musei, ignorando ogni discorso razionale per tornare ai tempi della curiosità. In questo spazio incerto, Tropa ripercorre le origini dell'arte dalla Venere preistorica alle opere minimaliste del secolo scorso. Le figure tutelarie di Marcel Duchamp, Claes Oldenburg e Donald Judd si incrociano con quelle di Edgar Allan Poe, Raymond Roussel o Jorge Luis Borges.
Deviando con umorismo le metodologie scientifiche, Francisco Tropa ci invita a considerare un'altra storia delle forme, che si può situare nell'eredità del concetto di anarcheologia. Al contrario delle narrazioni storiche, l'artista decostruisce lo spazio stesso del museo, (ri)trasformato in caverna platonica.