Eventi - 10 dicembre 2024, 19:00

Raoul Dufy «Il miracolo dell’immaginazione», una mostra al Musée des Beaux-Arts Jules Chéret (Foto)

Il Musée des Beaux-Arts Jules Chéret propone, fino al 28 settembre 2025, la mostra Raoul Dufy: "Le miracle de l’imagination"

Nu à la coquille - Legs de Mme Émilienne Dufy en 1962 © Muriel Anssens – Ville de Nice

Raoul Dufy (1877-1953) è noto per la sua tavolozza vivace e l’allegria dei suoi soggetti, dai quali è esclusa qualsiasi forma di incertezza o turbamento.

La rassegna offre l’opportunità di esplorare il suo percorso artistico, partendo dalla rivelazione di Luxe, Calme et Volupté di Henri Matisse, in cui la necessità di realizzare il «prodigio dell'immaginazione» si manifesta in modo chiaro.

Le Casino de la Jetée-Promenade aux deux calèches - Legs de Mme Émilienne Dufy © Muriel Anssens – Ville de Nice

L'evoluzione della tecnica di Dufy prosegue con l’evoluzione della sua tecnica fino a quella di Paul Cézanne, così da giungere allo sviluppo del suo linguaggio pittorico originale, nel suo studio a Vence.

Il suo stile distintivo si dispiega all'interno della mostra attraverso i paesaggi normanni e provenzali, le rappresentazioni di porti e bagnanti, nonché la musicalità delle celebrazioni e dei ricevimenti.

Jardin public à Hyères - Legs de Mme Émilienne Dufy en 1962 © Muriel Anssens – Ville de Nice

Sebbene l’artista normanno sia primariamente un pittore, ha iniziato ben presto a trasporre i temi ricorrenti della sua fantasia nell’illustrazione di opere, nella produzione tessile e persino nella ceramica.

Questa mostra rappresenta un’opportunità per riscoprire la ricchezza della collezione Dufy conservata al Museo delle Belle Arti, il cui valore è principalmente dovuto alla generosità della moglie dell’artista, la nizzarda Eugénie Brisson.

Il Musée des Beaux-Arts Jules Chéret si trova a Nizza in Avenue des Baumettes 33.




Le Casino de la Jetée-Promenade aux deux calèches - Legs de Mme Émilienne Dufy © Muriel Anssens – Ville de Nice

Jardin public à Hyères - Legs de Mme Émilienne Dufy en 1962 © Muriel Anssens – Ville de Nice

Affiche