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Altre notizie | 04 gennaio 2025, 08:21

Oggi è il World Braille Day: leggere e scrivere con le dita, a tutte le età

Il 4 gennaio 1809 nasceva l’inventore del sistema di lettura e scrittura tattile utilizzato da chi ha una disabilità visiva (e non solo)

Oggi è il World Braille Day: leggere e scrivere con le dita, a tutte le età

È il World Braille Day, la giornata mondiale dedicata proprio al Braille, sistema di lettura, ma anche di scrittura tattile, messo a punto nella prima metà del XIX secolo.

Si tratta, come ricorda l’Istituto Superiore di Sanità, di un «Linguaggio universale che ha migliorato qualità della vita e inclusione sociale, garantendo la piena accessibilità dei testi».  Il Senato, ad esempio, è stato il primo organo italiano a pubblicare, nel 2008, la Costituzione italiana nel linguaggio per i non vedenti.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che nel mondo siano 36 milioni le persone cieche e 216 milioni quelle con disabilità visive da moderate a gravi e il metodo Braille è un elemento essenziale per l’istruzione, la libertà di espressione e di opinione, l’accesso all’informazione e l’inclusione sociale.

La Giornata mondiale dedicata al Braille, istituita dall’Onu a partire dal 2019, coincide con la data di nascita del suo inventore: oggi si celebra il compleanno del francese Louis Braille, nato il 4 gennaio del 1809 a Coupvray, in Francia.

Scrivere e leggere con le dita, per guardare il mondo anche senza poterlo vedere: è la sfida lanciata da Braille, che offrì alle persone cieche uno strumento di conoscenza, di consapevolezza, di emancipazione, di libertà. Quello strumento è l’alfabeto che prende il suo nome, il Braille, un sistema di lettura e scrittura tattile che ancora oggi viene utilizzato in tutto il mondo soprattutto (ma non solo) da persone cieche o ipovedenti, ma anche da persone con altre disabilità e difficoltà comunicative.

Figlio di un sellaio, Louis Braille all’età di tre anni si infortunò all’occhio sinistro nell’officina paterna. A causa dell’estendersi dell’infezione perse la vista anche all’occhio destro e divenne cieco. A 10 anni vinse una borsa di studio alla Institution des Jeunes Aveugles (“Istituto per giovani ciechi”) a Parigi. Qui i ragazzi non vedenti apprendevano diversi mestieri (come ad esempio impagliatore di sedie) e veniva insegnato loro a leggere con il metodo di Valentin Haüy che consisteva nel leggere attraverso il tatto i caratteri della stampa in nero, ma messi in risalto da un filo di rame posto sull’altro lato del foglio. Questo metodo però non permetteva alle persone di scrivere. Nel 1827 divenuto docente della scuola dove aveva studiato, Braille, ispirato da un metodo usato dai militari per scrivere i dispacci, inventò il suo sistema basato sull’intreccio di sei puntini. Morto nel 1852, Braille è sepolto presso il Pantheon a Parigi.

L’invenzione rivoluzionaria di Louis Braille ha migliorato significativamente la vita delle persone con disabilità visive in tutto il mondo, consentendo loro di accedere in modo indipendente alla letteratura, all’istruzione e alle informazioni.

Silvia Gullino

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